Il rifiuto dei dati scientifici non aiuta a prevenire future epidemie
“La distruzione degli habitat non è un male necessario per il progresso dell’umanità e il Report WWF non sostiene in alcun modo che la protezione dell’ambiente richieda uno stop al progresso scientifico, ai vaccini o altro; parla anzi di restauro ambientale, oggi indispensabile e necessario al benessere umano, che implica proprio l’uso delle migliori conoscenze e tecnologie per curare l’ambiente e prevenire nuove epidemie che possono danneggiare la salute umana. La comunità scientifica, e con essa il WWF, hanno a cuore i problemi economici, ma per affrontare oggi i problemi di benessere e del lavoro servono modelli ed approcci nuovi”.
Scrive così Roberto Danovaro, Presidente del Comitato Scientifico del WWF Italia e docente all’Università Politecnica delle Marche, in risposta ad un articolo pubblicato nei giorni scorsi su Il Sole 24 Ore a firma di Enrico Mariutti, che negava il legame tra distruzione della natura e diffusione delle pandemie.
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