Alto rischio nell’arcipelago Usa, dove l’eruzione potentissima a costretto migliaia di abitanti a lasciare le proprie case. Le autorità mettono in guardia la popolazione per l’anidride solforosa
Massima allerta alle Hawaii per l’eruzione del vulcano Kilauea che ha provocato un terremoto di magnitudo 6,9, il piu’ forte dal 1975 nell’arcipelago del Pacifico: sull’Isola grande e’ stato proclamato lo stato d’emergenza, con la lava che ha invaso le strade di alcuni centri abitati e 10.000 persone evacuate su base volontaria per il rischio degli incendi e delle esalazioni di anidride solforosa.
Il sisma si e’ verificato a circa 15 chilometri a sudovest della zona residenziale di Leilani sulla Grande Isola, con sei grandi fratture che si sono aperte sul terreno da cui fuoriuscivano i vapori della lava. Distrutti ettari di boschi. Piccole onde di tsunami si sono generate attorno all’Isola grande ma non c’e’ stata un’allerta tsunami, malgrado le 120 scosse registrate nel giro di 24 ore.
Il pericolo per ora più grave è il rilascio di gas che investe tutti dintorni del vulcano: il gas è “una minaccia immediata per la vita di tutti coloro che vengono esposti”, ha dichiarato l’Agenzia per la protezione civile della contea di Hawaii. L’anidride solforosa gassosa infatti, può causare gravi irritazioni agli occhi, al naso e alla pelle, nonché tosse, mal di testa e mancanza di respiro.
Le persone con malattie cardiovascolari o disturbi respiratori, come l’asma, sono particolarmente vulnerabili. Anche gli anziani, i neonati e le donne incinte sono particolarmente sensibili. Nessuno conosce gli effetti sulla salute a lungo termine dell’esposizione al biossido di zolfo vulcanico, dicono i funzionari. Da qui l’evacuazione del territorio nell’isola più estesa dell’arcipelago.
Antonio Devetag