Sembra uscito da un film di fantascienza, il nuovo sistema di intelligenza artificiale che legge i pensieri delle persone per tradurli in parole. Si tratta di un algoritmo, sviluppato all’Università della California a San Diego, che riesce a interpretare l’attività elettrica registrata nel cervello per tradurla in tempo reale utilizzando un vocabolario di 250 parole. Lo fa con un’accuratezza mai raggiunta prima, come dimostra la sperimentazione condotta su quattro pazienti a cui erano stati impiantati elettrodi nel cervello per monitorare le crisi epilettiche. I risultati sono pubblicati sulla rivista Nature Neuroscience.
Le interfacce macchina-cervello finora non avevano avuto grande successo nel decodificare il linguaggio partendo dall’attività cerebrale: in genere erano in grado di decifrare solo frammenti di parole o meno del 40% delle parole di una frase.
Per ottenere risultati migliori, i ricercatori californiani hanno addestrato il loro algoritmo dandogli ‘in pasto’ i segnali nervosi registrati nel cervello di quattro pazienti, a cui era stato chiesto di leggere ripetutamente ad alta voce una cinquantina di frasi contenenti fino a 250 parole. Il sistema ha così imparato a decodificarle sbagliando solo il 3% delle volte.