Donare un aiuto concreto all’ospedale di Pescara per acquistare macchinari utili a fronteggiare l’emergenza Coronavirus come respiratori, ventilatori e monitor. Per questo è partita una campagna di raccolta fondi lanciata da ADRICESTA (Associazione Donazione Ricerca Italiana Cellule Staminali Trapianto e Assistenza) che ha già trovato il sostegno di numerosi personaggi del mondo dello spettacolo e delle Istituzioni. “È l’ora di donare”, questo lo slogan scelto dall’Associazione per stimolare la generosità degli abruzzesi e non solo per acquistare macchinari da destinare ai reparti che stanno affrontando l’emergenza covid-19 all’ospedale Santo Spirito di Pescara.
«L’unione fa la forza – spiega Carla Panzino, presidente di ADRICESTA e motore di questa nuova iniziativa – e per questo abbiamo chiamato attorno a questo progetto tanti amici, da Antonello Angiolillo a Giò Di Tonno, da Tiziana Di Tonno a Sebastiano Somma, Vincenzo Olivieri e Marco Papa, per arrivare a Dario Ricchizzi e tanti tanti altri ancora che ci stanno mandando ora dopo ora i loro appelli per donare. Mano a mano che raggiungeremo le cifre necessarie a comprare i macchinari andremo immediatamente ad girare i fondi alla ASL per acquistare gli strumenti che possono salvare delle vite umane. Stiamo affrontando la più grande battaglia medica a livello mondiale della nostra storia recente e dobbiamo unirci per fronteggiarla. Dobbiamo concentrare gli slanci di generosità al nostro territorio che sta reagendo in maniera eccezionale».
Per donare si potrà fare un versamento con questo IBAN: IT65S0200815412000102632085 UNCRITM1RM2 intestato ad ADRICESTA Onlus con la causale: aiutiamo l’ospedale. La donazione è fiscalmente deducibile e rappresenta un modo concreto per aumentare la dotazione strutturale del nosocomio di Pescara, centro di riferimento per l’emergenza Coronavirus.
«È importante fornire il prima possibile i macchinari allo straordinario personale medico e infermieristico che sta lottando con tutte le sue forze contro questo virus – spiega ancora Carla Panzino – perché con più respiratori, più monitor, più mascherine, più dispositivi di protezione individuale riusciremo a salvare più vite umane. Il nostro obiettivo è quello di fornire ai medici ciò di cui c’è maggior bisogno istante per istante, per questo è importante avviare un flusso costante di donazioni».