Con il supporto del suo Osservatorio, brumbrum ha realizzato un’indagine prendendo in considerazione il numero di vetture messe in vendita e acquistate online in tutta Italia nel periodo precedente alla diffusione del COVID-19 e nelle settimane successive.
Vendite: – 60%. L’emergenza coronavirus ha drasticamente cambiato le nostre priorità: l’interesse d’acquisto degli italiani si è spostato sui cosiddetti beni di prima necessità a scapito di molti settori, tra cui quello automotive, che soffre particolarmente le attuali misure di contenimento. I dati di vendita nel mondo delle vetture usate online parlano chiaro e nelle ultime tre settimane i numeri sono in netta controtendenza rispetto all’andamento stagionale. Prendendo in considerazione la settimana che va dal 23 al 29 marzo il calo è di oltre il 60% se paragonato ai valori medi di gennaio, prima che scoppiasse l’emergenza COVID-19.
Nonostante il primo focolaio in Nord Italia sia stato registrato il 21 febbraio, fino all’8 marzo (data del primo decreto che prevedeva la chiusura della Lombardia) il mercato ha retto l’urto del coronavirus, con dati di vendita in linea con il periodo. Il D.P.C.M. entrato in vigore l’11 marzo, che ha vietato ogni spostamento di persone fisiche dai territori di residenza e ha chiuso la quasi totalità di industrie e aziende, ha portato al crollo drastico delle vendite. Nella settimana dal 9 al 15 marzo il calo è stato del 28% rispetto a gennaio, dal 16 al 22 marzo addirittura del 55%. Negli ultimi sette giorni si è registrato il -62%.
Dimezzato lo stock di auto in vendita online. La paralisi quasi totale dell’usato in rete soffre particolarmente dei problemi di approvvigionamento di vetture. Anche qui dopo il D.P.C.M c’è stato il rapido crollo: dal 9 al 15 marzo il calo è stato del 27%, la settimana successiva il doppio con il -54%. Negli ultimi sette giorni si è registrato il -58%.
“È difficile immaginare l’impatto che questo momento storico avrà a lungo termine sulle nostre vite e sul mercato globale. – ha dichiarato Francesco Banfi, CEO di brumbrum – Dobbiamo tutti fare i conti con il fatto che adesso la nostra salute va messa al primo posto e che vanno prese tutte le misure opportune per far sì che questa emergenza termini il prima possibile. Quando succederà, sono convinto che vedremo segnali incoraggianti nel mondo dell’industria e il settore auto tornerà ai livelli del passato”.