In dirittura d’arrivo l’accordo per l’internet quantistica europea che dovrà collegare tutte le capitali d’Europa per far viaggiare in modo ultrasicuro, a prova di hacker, i dati sensibili, dalle transazioni finanziarie ai dati sanitari, alle comunicazioni governative, ma il finanziamento non è stato ancora approvato e la pandemia di Covid-19 adesso minaccia le negoziazioni. La nuova iniziativa si chiama Infrastruttura di comunicazione quantistica (QCI) e nasce da una costola del programma europeo sulle tecnologie quantistiche, basate sulle bizzarre regole che governano atomi e particelle.
“Finora 23 Paesi Ue, compresa l’Italia, hanno firmato l’accordo” ha detto all’ANSA il fisico Tommaso Calarco, che dirige l’Istituto per il controllo quantistico di Jülich e che è stato il promotore del programma sulle tecnologie quantistiche. I firmatari esploreranno insieme con la Commissione europea e con il sostegno dell’Agenzia spaziale europea (Esa) lo sviluppo dell’Infrastruttura che garantirebbe la sicurezza delle comunicazioni e l’archiviazione a lungo termine di dati sensibili in settori quali salute, sicurezza nazionale e difesa.
L’internet quantistica garantisce la massima sicurezza nelle comunicazioni perché, spiega Calarco, se qualcuno cerca di ‘ascoltare’ i messaggi, lo stato degli atomi o delle particelle su cui viaggiano le informazioni cambia rivelando il tentativo di intrusione. Il progetto, aggiunge, “rientra nel programma europeo tecnologie quantistiche, nel senso che prende i risultati del programma e li porta nella società”. L’infrastruttura sarà basata su cavi in fibra ottica già esistenti e altri dedicati in cui possono viaggiare le particelle della luce, i fotoni, che trasportano le informazioni. Inoltre bisognerà sviluppare i server quantistici che mandano e ricevano i fotoni.
Il progetto costerà circa 2 miliardi di euro e andrà a incidere sul budget di Digital Europe, il programma finanziario per il futuro digitale dell’Unione europea, ma il finanziamento, rileva Calarco, “non è stato ancora approvato e purtroppo l’emergenza sanitaria da Covid-19 adesso minaccia le negoziazioni: il rischio grosso è che la ricerca e altre questioni importanti come la sicurezza digitale adesso perdano un po’ di priorità e che l’Europa resti indietro rispetto a Paesi come gli Usa che stanno investendo molto su questo aspetto e hanno già approvato il finanziamento per la loro infrastruttura di comunicazione quantistica”.