(ANSA) – ROMA, 14 APR – Dopo i tentativi di Jodorowski e Ridley Scott (che abbandonò il progetto per dedicarsi a Blade Runner), la discussa trasposizione (1984) di David Lynch, con Kyle MacLachlan, Silvana Mangano, Max Von Sidow e Sting e la miniserie di Syfy con relativo seguito (2000-2001), è Denis Villeneuve a firmare il nuovo adattamento di Dune, romanzo cult fantascientifico (1965) di Frank Herbert, base del ‘Ciclo di Dune’. L’epopea visionaria di guerra, crescita interiore, critica politica e sociale, considerata una delle maggiori ispirazioni per tante altre saghe, compresa Guerre Stellari, nella versione del regista canadese (già autore di Blade Runner 2049), sarà in due film, dei quali il primo, che mette in scena la prima metà del libro, dovrebbe uscire negli Stati Uniti (rinvii da emergenza pandemia permettendo) il 18 dicembre con Warner Bros.
Vanity Fair Usa propone un’anticipazione, arricchita dalle prime foto, sul mondo creato da Villeneuve, che ha per protagonista Timothée Chalamet, nel ruolo che è stato di MacLachlan, di Paul Atreides, discendente della Casa degli Atreides, dotato di un potere sovrumano e destinato a diventare leader politico e religioso nella guerra contro l’Imperatore e i nemici della Casa di Harkonnen. Nel supercast anche Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Stellan Skarsgard, Josh Brolin, Zendaya, Charlotte Rampling, Javier Bardem e Jason Momoa. “L’appeal immediato di Paul era che in una storia di fondazione di un nuovo mondo, cosi dettagliata e su grande scala, ci fosse al centro del racconto il viaggio di una sorta di antieroe – ha spiegato Chalamet a Vanity Fair -. In altre parole, lui non sogna l’avventura. Le resiste, ne è spaventato.
Pensa di essere destinato a diventare un giovane generale studiando il padre (interpretato da Oscar Isaac) e la sua leadership, e di avere avanti a se’ ancora una decade per prepararsi” ma “il fato gli riserva un programma diverso. E lui potrebbe possedere poteri che neanche i suoi istruttori immaginano”. (ANSA).