Intervista alla cantautrice che presta la sua voce alla Regina Poppy nel film-evento “Trolls World Tour”. E che solidarizza con Tiziano Ferro: “Chiedere al Governo che cosa ne sarà della musica dal vivo è sacrosanto. Non capisco perché in tanti non si rendano conto che chi fa musica dà lavoro a migliaia di persone”
Quando si dice precorrere i tempi e saper annusare l’aria che tira. Quando si dice essere un’artista. Francesca Michielin, che anche se ha solo 25 anni ha già al suo attivo un pezzo come “Nessun grado di separazione” destinato a rimanere nella storia della musica italiana, ci ha preso in pieno. E non soltanto con il suo nuovo progetto musicale, “Feat (Stato di Natura)” pubblicato nel bel mezzo della pandemia a marzo, ma anche con la scelta di dare voce alla regina Poppy nel nuovo film di DreamWorks “Trolls World Tour”, un musical psichedelico, divertente e trasversale nel target che oltre a una colonna sonora da capogiro ha anche al suo attivo un messaggio condiviso in pieno dalla Michielin. E cioè quello che non ha senso sparpagliarsi e dividersi in tribù o fazioni che dir si voglia. Ognuno a rincorrere il suo destino, diverso e per questo unico. Ma soprattutto diverso e per questo migliore se unito agli altri. I Trolls lo fanno alla loro maniera, raccontando una storia di sei pianeti divisi in altrettante popolazioni dedite a musiche che si ritrovano in competizione, come il funky, la classica, il country, il rock , la techno e ovviamente il pop della Regina Poppy.
mentre davo voce alla Regina Poppy mi sono commossa
E Francesca Michielin lo fa in questa videointervista concessa a Tiscali in tempi di Coronavirus. “Effettivamente con la Regina Poppy condivido un messaggio che trovo bellissimo e mentre la doppiavo mi sono emozionata molto. Una sognatrice, un’idealista, volta a preservare la diversità di ognuno perché la diversità è ricchezza. Un concetto che ho portato avanti da sempre e soprattutto nel mio ultimo progetto discografico, dove ho voluto cantare tanti alri diversi e raccontare l’incontro-scontro tra società urbana e natura”. Un film questo “Trolls World Tour” destinato a passare alla storia perché è la prima produzione importante a saltare le sale e a uscire direttamente in streamin, a noleggio nellae varie piattaforme (qui l’elenco delle piattaforme dove lo si può vedere).
Volete capire che anche chi fa musica sgobba?
Nella videointervista Francesca racconta come sta vivendo questi giorni di clausura forzata, che cosa le manca di più ma anche che cosa sta scoprendo di se stessa e degli altri. Inoltre la cantautrice di Bassano Del Grappa, “dove non vedo l’ora di tornare per stare un po’ al mare da mia nonna”, si esprime anche sulla richiesta fatta da Tiziano Ferro nel corso dell’ultima puntata di “Che tempo che fa” al Governo perché faccia sapere che cosa ne sarà dei concerti e degli appuntamenti con la musica live fissati per i prossimi mesi. Una richiesta quella di Tiziano Ferro che sui social è stata incredibilmente criticata perché erroneamente chi fa musica e lavora nella musica viene considerato un miliardario lontano dalla realtà. Ecco cosa ci ha detto Francesca al riguardo: “Sono d’accordo con Tiziano Ferro. E mi dispiace se le persone non capiscono che quando si parla di concerti non ci si riferisce solo all’artista ma anche a tantissimi altri lavoratori che vivono grazie alla musica. Mi riferisco al management, ai tecnici, all comporta del booking, agli uffici stampa, ai fonici, agli organizzatori. Persone che sgobbano dalla mattina alla sera e che non conoscono sabati o domeniche. Non capisco perché in Italia ancora tanti pensano che chi fa musica non lavori. E non abbia diritti”.