(ANSA) – “Le misure restrittive stanno facendo sentire i loro effetti e in alcune regioni l’andamento dei contagi infonde speranza. Mentre si pensa alla delicata fase due per una riapertura graduale delle attività, è bene valutare l’opportunità di corsie più rapide nelle regioni dove il contagio è ormai azzerato, come la Basilicata, e per quelle dove è in forte calo come il Molise e l’Umbria. Una riapertura controllata nelle regioni meno colpite può essere anche un utile riferimento per verificare la risposta in termini di diffusione del virus, prima di rimuovere le restrizioni nel resto del Paese”. A dichiararlo è il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. Nell’avanzare la proposta, Tiso aggiunge che “l’attesa fase due deve avvenire in massima sicurezza. Per questo crediamo necessario partire proprio dalle regioni che sembrano aver attraversato l’emergenza con minori danni rispetto alle altre”.
“La mappa italiana dei contagi – specifica ancora – rivela andamenti molto diversi. Per amministratori ed esperti appare ormai inevitabile pensare a una soluzione che contempli approcci variabili alla fase di riavvio. Ma occorre anche interrogarsi sui motivi di differenze così marcate”. Infine il presidente della Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo conclude dicendo che “una riapertura a diverse velocità può beneficiare anche la filiera agroalimentare”.(ANSA).