Il sindaco Bucci: “La prossima edizione si estenderà da Nervi ad altri parchi storici”. Intanto le piante troveranno una sistemazione immediata nelle strade cittadine. I numeri parlani di cinque miliardi di euro lordi di ricavi
Genova – Si può dire che sia stato un grande successo. Ma c’è l’idea di fare di Euroflora una manifestazione diffusa e permanente nelle strade di Genova, nei giardini delle scuole e delle ville storiche, nelle aiuole che saranno curate dai volontari. Insomma un tutt’uno con la città. Entro venerdì 11 maggio sarà pronto il piano elaborato dall’assessorato comunale ai Lavori pubblici per distribuire, sul territorio genovese, circa 45 mila piante esposte durante Euroflora. E dal sindaco Marco Bucci arriva anche un annuncio: “La prossima Euroflora, nel 2021, sarà realizzata non solo a Nervi, ma in maniera diffusa, se possibile, anche in altri parchi storici della città”.
I numeri parlano chiaro. Cinque milioni di euro lordi di ricavi dalla vendita dei biglietti, cui vanno aggiunti quelli derivati dalla gestione delle aree parcheggi, dal merchandising e dalla ristorazione. Per un bilancio esatto di Euroflora è “ancora presto, ma possiamo dire di essere soddisfatti”, il commento di Rino Surace, project manager della floralie ospitata per la prima volta quest’anno ai Parchi di Nervi e che si è chiusa ieri.
“I biglietti venduti sono stati di più rispetto al numero che avevamo preventivato per coprire i costi, anche se a livello di manutenzione abbiamo avuto più spese del previsto” ha aggiunto Surace. Il budget stimato in fase organizzativa era poco meno di 4 milioni di euro.
Una volta elaborato il consuntivo definitivo una delle prime spese da coprire per la società Genova Floralies (costituita da Fiera di Genova e Porto Antico spa) saranno i servizi e gli investimenti delle partecipate comunali: Aster, Amiu e Amt, che devono ancora presentare il piano dei costi sostenuti. Dopodichè si pagheranno gli altri fornitori.