Non è uno “spin off” della famosa saga cinematografica di Ben Stiller “Una notte al museo” ma un’iniziativa del Palais de Tokyo di Parigi: la possibilità di una visita speciale per “naturisti”, senza vestiti, tra i capolavori d’arte contemporanea
Chi non ha mai desiderato visitare un museo in libertà, senza portarsi appresso giacche, maglioncini, sciarpe, borsoni e tutto ciò che rende affannosa la deambulazione all’interno della varie sale? Ora non solo si può, ma si va persino oltre, girando per capolavvori senza proprio nulla addosso, neanche uno slippino striminzito.
E’ la nuova iniziativa del Palais de Tokyo di Parigi, a cui la comunità naturista francese ha risposto in massa. Convocati in orari speciali, ben 160 amanti delle “ciapett” all’aria hanno visitato il museo in due giorni. Per loro è stato “un passo in avanti in una delle capitali della cultura mondiale”.
Visto il grande successo, l’iniziativa sarà ripetuta a intervalli regolari nei mesi estivi. Nei mesi invernali comprensibilmente no, sia per il rischio di raffreddori, visto che anche se gli ambienti sono riscaldati un minimo di spiffero può arrivare ovunque, sia perchè altrimenti, con tutti gli indumenti da lasciare all’ingresso, si intaserebbe il guardaroba.
Secondo il direttore delle comunicazioni dell’associazione dei naturisti di Parigi, Julien Claude-Penegry, “la mentalità sta cambiando. I naturisti stanno andando oltre le barriere e i tabù”. E il loro numero continua a crescere. Oggi nella capitale francese ce ne sarebbero 88mila mentre in tutto il paese ben 2,6 miliondi di praticanti. Libertà fa rima con civiltà, e con qeusto gesto la città di Parigi ha dimostrato ancora una volta di essere un passo avanti alle altre.