L’idea è di riaprire tutti i parchi per permettere alle persone di passeggiare, con le dovute distanze. Non sarà possibile un controllo capillare di ogni area, visto che anche nella migliore delle ipotesi, mettendo insieme vigili urbani e polizia stradale, si arriva a 13mila agenti, per 1,5 milioni di residenti. E, per l’amministrazione comunale, non è nemmeno auspicabile trasformare la città in uno stato di polizia.
Pertanto sarà indispensabile affidarsi al buon senso di ognuno per il rispetto delle distanze interpersonali. Le forze dell’ordine saranno chiamate a intervenire là dove ci siano palesi violazioni, con assembramenti pericolosi.
Non è nemmeno ipotizzato un sistema di prenotazione per l’ingresso nei parchi, perché penalizzerebbe chi non dispone di mezzi informatici e provocherebbe un aggravio di oneri per gli agenti che dovrebbero anche controllare le prenotazioni. Una complicazione esagerata. Pertanto l’indicazione è di non aprire le aree gioco con i bambini ma permettere un libero accesso, con protezioni e dando rigide indicazioni.
Le regole ci saranno soprattutto per i runner, che spesso affollano i parchi (e si vorrebbe evitare che causassero irritazione e telefonate di “delatori” come nelle settimane scorse).
Intanto per i bambini si ipotizzano le summer school, ma non ci sono ancora risposte, si sta cercando di capire dove poterle ospitare.
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