Il dirigente dell’Udinese preoccupato dal rischio infortuni UDINE (ITALPRESS) – “L’Udinese vuole riprendere il campionato ma in massima sicurezza per gli atleti e tutte le componenti che ruotano attorno alla squadra”. Dopo le polemiche legate alla lettera inviata da Pozzo a Spadafora e la nota della società friulana, è Pierpaolo Marino, ospite di “Domenica Sport” su RadioUno, a sintetizzare la posizione del club, più che perplesso anche sulla data fissata per l’eventuale ripartenza. “Ricominciare il 13 giugno potrebbe creare una problematica – sottolinea il responsabile dell’area tecnica dell’Udinese – Si riprenderebbe dopo solo 4 settimane di allenamento, e neanche pienamente efficiente. C’è un rischio di infortuni incredibile. In Bundesliga già al primo turno c’è stata una carneficina e hanno fatto sette settimane di allenamenti prima di riprendere. Sarebbe una follia ricominciare il 13 giugno”. Per quanto riguarda il mercato, “la crisi economica che deriva dalla pandemia non può non riguardarlo – la previsione di Marino – Se dovessi fare una valutazione, considerando anche che prima della pandemia il mercato era piuttosto gonfiato, pronosticherei non meno di un 30% di svalutazione delle quotazioni dei giocatori. Inoltre sarà un mercato basato sugli scambi, dando valutazioni consone ai bilanci. La plusvalenza più economica che finanziaria sarà all’ordine del giorno”. E poi c’è la questione dei contratti in scadenza al 30 giugno. “E’ una situazione molto complicata, Uefa e Fifa possono dare tutte le indicazioni che vogliono ma basta una causa per creare subbuglio. Non dimentichiamo il caso Bosman, che nonostante i regolamenti stravolse il calcio. Ci sarà anche questo nodo”, chiosa il dirigente dei friulani. (ITALPRESS). glb/red 17-Mag-20 18:17