“Ci rammarichiamo che, ancor prima di ricevere un report ufficiale di valutazione del rischio della nostra Regione relativo alla settimana di riferimento e senza che vi sia un confronto con la Regione stessa, come previsto dal protocollo di monitoraggio, attraverso la stampa venga diffusa un’immagine epidemiologica della Regione che non corrisponde alla realtà. I numeri vanno spiegati e soprattutto le ragioni dei piccoli numeri, che penalizzano una Regione di tali dimensioni. Probabilmente non vi è stata sufficientemente chiarezza nell’esposizione dei dati e altrettante spiegazioni di come questi vanno interpretati”.
Lo scrive il responsabile del monitoraggio dei dati Covid-19 per la Valle d’Aosta, Mauro Ruffier, dirigente regionale, in una nota inviata all’Istituto superiore della Sanità.
“Non possiamo assolutamente essere valutati – prosegue Ruffier – con gli stessi criteri di Lombardia, Emilia Romagna o Piemonte. Tocca all’ Istituto superiore di Sanità trovare il metodo per far capire che la situazione è assolutamente sotto controllo. I numeri bassi invece di premiarci ci penalizzano. Non si può ignorare che il numero di decessi Covid è crollato, che sul territorio ci sono quattro positivi paucisintomatici e gli altri asintomatici ed in via di guarigione, che ci sono due pazienti in Terapia intensiva e che siamo la Regione con il maggior numero di tamponi effettuati /numero di abitanti. Con questo sistema dei ”piccoli numeri” più siamo virtuosi e più rischiamo di chiudere”.