Costacurta ha annunciato che dalla prossima stagione i club di A potranno iscrivere una loro seconda formazione in Lega Pro. Saranno squadre formate da Under 21 più due Under 23. Messaggio di apertura anche per gli ex campioni come Pirlo e Maldini
Alessandro Costacurta, vice-commissario della Figc, ha annunciato che dalla prossima stagione partirà il progetto delle seconde squadre. Ovvero il ritorno alle squadre riserve di una volta, alla possibilità per le formazioni di Serie A di trovare una collocazione ai giocatori giovani che fin a oggi dovevano essere girati in prestito oppure faticavano a trovare spazio.
Un’esigenza manifestata nell’ultimo periodo da molte società, in primis la Juventus. Il torneo Primavera, strutturato come lo è adesso, non può bastare a far crescere in un contesto sufficientemente competitivo i giovani migliori. Una squadra invece Under 21, con la possibilità di due Under 23 (che però non potranno giocare in prima squadra), rappresenterebbe una valida opzione per i grandi club che gestiscono ormai decine e decine di giocatori tra i quali poi solo i migliori arrivano alla prima squadra.
I club di serie A che vorranno formare una seconda squadra potranno iscriverla al campionato di Lega Pro. Ci sarà un bando e saranno disponibili anche i posti lasciati dai club che a ogni stagione purtroppo non riescono a confermare quella categoria perché falliscono schiacciati da oneri economici insostenibili. Juventus e Torino hanno già annunciato l’intenzione di mettere in pratica il progetto.
Un’apertura attesissima e che non potrà che portare vantaggi. Anche se per il resto le anomalie italiane resistono, con un commissario e il suo vice ancora alla guida della Lega e della Federazione, con la questione dei diritti tv in alto mare, bloccata dal Tribunale di Milano. Con una Nazionale che per riavviare da zero un ciclo ha scelto di affidarsi non a un ct portatore di idee nuove ma a un nome importante come Mancini, nel solco della tradizione. Mentre il principale candidato per la Figc che ha chiuso l’epoca Tavecchio risulta essere Abete, da sempre dirigente federale e non certo nuovo a determinate situazioni.
Insomma, contraddizioni antiche. Ma almeno un passo in avanti il calcio italiano sta per farlo. Costacurta ha anche aperto alla possibilità di coinvolgere gli ex campioni nelle questioni di vertice, nella gestione del calcio italiano lanciando un messaggio a Pirlo e Maldini. Altro bel segnale.