Il ministro Spadafora e la Lega Calcio hanno annunciato le date della ripresa del calcio italiano: i giorni 13 e 14 Giugno si disputeranno le gare di ritorno delle semifinali di Coppa Italia, mentre il 20 Giugno riprenderà la Serie A. Grazie ai nostri colleghi di Bookmakerbonus.it, sempre attenti alle dinamiche degli sport in Europa e soprattutto in Italia, abbiamo appreso delle polemiche da parte dell’Inter, in particolare del dirigente Marotta. Bookmakerbonus.it, molto forte in ambito bonus e soprattutto col bonus Snai, ha raccolto informazioni secondo le quali la dirigenza nerazzurra è letteralmente infervorata per dover fare ben tre gare in sette giorni.
Secondo quanto deciso infatti, l’Inter dovrà disputare la semifinale di ritorno di Coppa Italia a Napoli contro i partenopei il 14 Giugno, con l’eventuale finale di Coppa Italia fissata per il 17 Giugno. I nerazzurri dovrebbero poi giocare il match di Serie A contro la Samp il 20 Giugno, valevole per il recupero della 25.ma Giornata. Appena 2 giorni dopo, ovvero il 22 Giugno, l’Inter sarà impegnata contro il Sassuolo nella 27.ma Giornata, ovvero quando tutta la Serie A ripartirà.
Come detto, il club nerazzurro è su tutte le furie visto che vedrà i suoi giocatori disputare così tanti match in pochissimi giorni avendo alle spalle un periodo senza partite ufficiali di ben due mesi.
Come rivela la Gazzetta dello Sport, ci sono polemiche anche in casa Juve: a quanto pare nessuno ha ben digerito la scelta-spinta dal ministro Spadafora-di riprendere con la Coppa Italia facendo svolgere in pochi giorni le semifinali e la finale. Questa scelta, secondo quanto raccolto dalle indiscrezioni dei nostri colleghi di Bookmakerbonus.it, è dovuta al fatto che il Ministro ha spinto per incominciare con delle partite in chiaro, visibili quindi a tutti: ecco quindi la spiegazione di ricominciare con la Coppa Italia e non con il campionato, per le quali gare serve un abbonamento ad una pay tv.
Tornando alle polemiche sollevate dall’Inter così come dalla Juve, è ovvio che i club sono preoccupati per eventuali infortuni dei propri giocatori, vista la lunga inattività.
I calciatori di tutti i club di Serie A si sono allenati singolarmente a casa seguendo dei programmi di lavoro specifici durante il periodo di quarantena, e solamente da pochi giorni hanno ripreso a lavorare in gruppo. A livello di infortuni, sarà certamente un rischio giocare così tante partite in pochi giorni dopo che il calcio è rimasto fermo per oltre due mesi. La speranza è che la Lega ottenga dalla Uefa la possibilità di effettuare 5 cambi invece dei soliti 3 durante un match, di modo che si possano ruotare più giocatori facendo così attività di prevenzione per quanto riguarda infortuni e affaticamenti.