Avalokiteshvara Boddhisatva, Secoli XI-XII, Seoul, National Museum of Korea | Foto: Richard Mortel via Flickr
Mentre l’Italia saluta la riapertura di musei, parchi archeologici e istituti culturali, dopo il lungo lockdown, la capitale sudcoreana, rientrata in un blocco parziale dallo scorso fine settimana a causa dell’aumento dei contagi, è costretta a malincuore a fare marcia indietro.
E ci si auspica che il “caso Seul” non sia un monito di quello che potrebbe accadere anche in Europa nei prossimi mesi.
Il 1° giugno i casi positivi accertati in Corea erano 30, tutti concentrati nella regione metropolitana della capitale che accoglie metà dei 52 milioni di abitanti del Paese.
Il Museo Nazionale di Arte Moderna di Seoul | Foto: jens kuu via Flickr
Tra i musei chiusi dal governo, il Museo Nazionale di Corea – il principale museo di arte e di storia della Corea del Sud e il sesto museo più grande al mondo – e il Museo Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea (MMCA) con le sedi di Seul, Gwacheon e Deoksugung, mentre resta aperto l’avamposto di Cheongju.
L’annuncio della temporanea chiusura dei musei statali a partire dal 30 maggio, era stato diramato cinque giorni fa dal Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo, mentre il 28 maggio, il Korea Centers for Disease Control and Prevention aveva annunciato il rafforzamento delle misure di quarantena nell’area metropolitana della capitale.
Un vero peccato, visto che al National Museum of Modern and Contemporary Art (MMCA) la ripartenza aveva già dato i suoi frutti in termini di pubblico, con 64.857 visitatori accorsi, in meno di un mese, ad ammirare le 7mila opere d’arte contemporanea di artisti coreani e Maestri internazionali.
Una veduta del National Folk Museum of Korea di Seoul | Foto: © Heechul via Pixabay
I pre-booker adesso saranno raggiunti da un messaggio con la disdetta della prenotazione effettuata online.
“È probabile – afferma il portavoce del National Museum of Modern and Contemporary Art – che in futuro la chiusura a singhiozzo del museo possa ripetersi di nuovo, a seconda della situazione Covid-19. Speriamo di poter riaprire a metà giugno”.
Nel frattempo le gallerie commerciali continuano la loro regolare attività, come anche la Galleria d’Arte Lehmann Maupin. Ovviamente per i visitatori resta l’obbligo di indossare la mascherina.
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