Il centrodestra cerca senza riuscirci di individuare una figura forte capace di mettere d’accordo le tre anime della coalizione (Fi, Fdi e Lega). Il Pd finora sembra avere una sola certezza: quella di non sostenere la ricandidatura della sindaca uscente, che è pronta a tentare il bis
di Andrea Gagliardi e Andrea Marini
11 giugno 2020
3′ di lettura
A un anno dalla fine del mandato di Virginia Raggi si infittiscono le manovre dei partiti per la ricerca di candidati sindaco. Con il centrodestra che da mesi cerca senza riuscirci di individuare una figura forte capace di mettere d’accordo le tre anime della coalizione (Fi, Fdi e Lega) e il Pd che finora sembra avere una sola certezza: quella di non sostenere l’eventuale ricandidatura della sindaca uscente.
La rivalità Lega-Fdi
Forte della scalata a Roma (alle europee la Lega è stato primo partito del centrodestra e secondo in assoluto dopo il Pd, incassando il 25,8%) con picchi nelle periferie, il Carroccio ha rivendicato nei mesi scorsi la guida della città. Ma nelle ultime settimane, di fronte all’impetuosa crescita nei sondaggi di Fratelli d’Italia (partito che ha da sempre nella capitale la sua roccaforte), nel Carroccio si è fatta strada la disponibilità a cedere il passo a una candidatura di Giorgia Meloni. Per Salvini sarebbe un modo per “sbarazzarsi” di una temibile concorrente nazionale.
Le ambizioni di Meloni
La leader di Fdi non ha escluso la possibilità di candidarsi di nuovo a sindaco di Roma, ma «non nei prossimi mesi». Una frase che conferma quello che è il vero obiettivo di Meloni: «tra un anno essere al governo e restarci cinque anni». Se questo scenario si avverasse alla fine nel centrodestra potrebbe prevalere un profilo civico che possa mettere tutti d’accordo. Tanto più che finora si sono tutti sfilati: dalla senatrice del Carroccio ed ex ministra Giulia Bongiorno, al direttore artitisco dell’Eliseo Luca Barbareschi. Anche Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e uomo forte di Fdi a Roma sembra intenzionato a fare un passo indietro. E sembra poco più di una suggestione il nome circolato del patron della Lazio Claudio Lotito.
Nel centrosinistra l’ipotesi Gualtieri
Escluso il sostegno a un secondo mandato di Virginia Raggi, anche il Pd è in cerca del suo candidato. In questi giorni è circolato il nome del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, un big che ha la piena fiducia del segretario dem Nicola Zingaretti e che ha dalla sua anche una popolarità testata nelle urne, dopo la conquista (con un rotondo 62,2%) lo scorso marzo del seggio di Roma centro alla Camera lasciato libero dall’attuale commissario europeo Paolo Gentiloni. Un big tanto più necessario se il centrodestra alla fine schierasse Meloni. Ma tra i nomi presi in considerazione ci sono anche quelli del deputato e sottosegretario all’ambiente Roberto Morassut, dell’europarlamentare Massimiliano Smeriglio e della popolare presidente del primo Municipio Sabrina Alfonsi. Difficile che il Pd possa appoggiare la candidatura dell’ex ministro e leader di Azione Carlo Calenda, un battitore libero che non ha mai escluso la possibilità di scendere in campo.
Raggi pronta a cercare il bis
Discorso a parte per il M5s. La sindaca Virginia Raggi ufficialmente temporeggia, ma è intenzionata a ricandidarsi. Aspetta il via libera del Movimento i cui vertici vogliono far cadere il vincolo dei due mandati per i sindaci (quindi anche Raggi e Appendino), anche come grimaldello per farlo cadere per tutti, nonostante la resistenza di Casaleggio. Ma non è stato ancora pubblicato su Rousseau il quesito per la deroga al secondo mandato per chi fa il sindaco. Resta il fatto che in mancanza di candidati ufficiali nel centrodestra e nel centrosinistra, in un sondaggio realizzato a fine maggio da Termometro politico, anche se solo il 30% si è detto favorevole a un secondo mandato della Raggi, la sindaca è attualmente il politico ispirare più fiducia con il 22,3%, seguita da Giorgia Meloni con il 20,0% e Carlo Calenda con il 12,2%.
www.ilsole24ore.com