(ANSA) – MILANO, 15 GIU – Si chiama “MfClassrooms” la piattaforma web che mira a mettere in contatto i musicisti di tutto il mondo, superando i limiti della distanza geografica.
Creata da un team tutto italiano di programmatori e musicisti, si è rivelata una risorsa durante il lockdown per la didattica musicale a distanza, tanto che due studenti sono pure riusciti a laurearsi online.
Cremona Musica ha promosso la piattaforma e – anticipa Massimo De Bellis, direttore di CremonaFiere, “si farà promotrice della donazione di 100 ore di utilizzo di mfClassrooms a ciascuno dei primi dieci Conservatori italiani che adotteranno la piattaforma entro il 30 giugno 2020″. Il primo Conservatorio italiano ad adottare ” Mfclassrooms” è stato il Canepa di Sassari. I primi neo laureati italiani su “Mfclassrooms” sono stati nei giorni scorsi proprio due studenti del Canepa: Riccardo Cogoni e Marco Garrucciu, allievi di chitarra che hanno potuto terminare i loro studi nei tempi prefissati e con il massimo dei voti.
“Subito dopo il lockdown ci siamo attivati per concretizzare questa scelta -spiega il Direttore del Conservatorio Mariano Meloni – perché era necessario offrire ai nostri studenti i migliori strumenti idonei per la didattica a distanza. Le altre piattaforme a disposizione non sono pensate per la musica; questa applicazione consente invece di superare in modo ottimale la distanza fisica tra maestro e allievo grazie ad una qualità audio paragonabile a quella di un cd audio stereo”.
Il progetto era nato ben prima del lockdown, come racconta Roberto Prosseda, pianista e coordinatore artistico di Cremona Musica, “dall’esigenza di restare in contatto con i miei allievi nei periodi in cui l’attività concertistica mi portava lontano” ed è “stata una fortuna che la piattaforma fosse già in fase di sperimentazione nel periodo in cui è esplosa l’emergenza covid”.
La piattaforma sarà preziosa anche una volta superata la pandemia, “perché – conclude Prosseda – ci permetterà di costruire nuovi progetti raggiungendo più facilmente luoghi, docenti, studenti anche geograficamente molto lontani” (ANSA).