Lutto nel mondo del cinema e del teatro, se ne va un altro grande della scuola shakespeariana britannica. E’ morto a 88 anni, dopo una battaglia con il morbo di Parkinson, sir Ian Holm, interprete eccelso del bardo di Avon su tanti palcoscenici, ma popolare anche per i ruoli di supporto nel grande schermo – apprezzati dal pubblico come dalla critica – in film quali Alien o Momenti di Gloria (che gli valse una candidatura agli Oscar), e soprattutto nei panni di Bilbo Baggins nella saga del Signore degli Anelli.
L’annuncio della scomparsa di Holm è stato comunicato dal suo agente e ha suscitato immediato cordoglio nel mondo dell’arte e della cultura britannica e internazionale. Nato nel settembre 1931 in Inghilterra da genitori scozzesi con il nome anagrafico di Ian Cuthber Holm, trascorre l’infanzia con la famiglia in un alloggio annesso a una clinica per malati mentali dell’Essex diretta dal padre, lo psichiatra James Harvey Cuthber, pioniere della terapia dell’elettroshock, e in cui la madre era capo infermiera. Trasferitosi ventenne a Londra, si diploma alla London’s Royal Academy of Dramatic Art nel 1954 e poi debutta sulle scene teatrali della capitale nella Royal Shakespeare Company. Compagine con cui resterà per oltre un decennio, diventando una stella e recitando sui palchi più prestigiosi del Regno, oltre che in tournée negli Usa. Anni in cui arrivano riconoscimenti importanti, dal Tony Award come migliore attore protagonista al Laurence Olivier Award.
La svolta della popolarità di massa si realizza però dagli anni ’70, con il passaggio alla televisione (dove indossa fra l’altro le vesti di Napoleone in uno sceneggiato campione d’audience sull’isola) e quindi al grande cinema internazionale. Qui il suo primo ruolo di successo è quello dell’androide Ash in Alien (1979). Ne seguiranno molti altri: in Brazil di Terry Gilliam, Ballando con uno sconosciuto di Mike Newell, nell’Enrico V e nel Frankenstein di Mary Shelley di Kenneth Branagh, nell’Amleto di Franco Zeffirelli, ne Il pasto nudo di David Cronenberg o ancora ne La pazzia di Re Giorgio di Nicholas Hytner. Holm sarà inoltre padre Vito Cornelius nel Quinto Elemento di Luc Besson, Chef Skinner in Ratatouille e – consacrazione definitiva al botteghino – il vecchio Bilbo Baggins nel Signore degli Anelli (dopo aver già dato la voce a Frodo anni prima in una versione radiofonica del capolavoro di Tolkien prodotta dalla Bbc). L’unica nomination all’Oscar risale tuttavia al 1981, quando fu candidato come miglior attore non protagonista per il ruolo dell’allenatore Sam Mussabini nel pluripremiato Momenti di Gloria. Decorato con l’ordine dell’ex Impero britannico dalla regina, poteva fregiarsi del titolo di sir dal 1998. Guarito da un cancro alla prostata nel 2001, Holm ha lavorato sino al 2014. Sposatosi quattro volte, lascia cinque figli avuti da tre mogli.