Nel corso dell’incontro in videoconferenza con li altri leader Ue il premier italiano Giuseppe Conte aveva sottolineato che «la proposta della Commissione è equa e ben bilanciata. Sarebbe un grave errore scendere al di sotto delle risorse finanziarie già indicate. E anche la combinazione tra prestiti e sussidi è ben costruita. Anche i tempi sono molto importanti. Dobbiamo assolutamente chiudere l’accordo entro luglio. E dobbiamo assecondare gli sforzi della Commissione di rendere disponibili alcune risorse già per quest’anno».
Conte riconosce che «la Commissione europea e la Bce non hanno mancato l’appuntamento con la Storia. Ora è il turno del Consiglio europeo di essere all’altezza della sfida e di dare un segnale politico forte. A me non piace la formula “compromesso”, preferisco si lavori per una “decisione politica ambiziosa”». Parlando poi nel punto stampa da Villa Pamphilj il premier ha sottolineato che «non c’è alcun collegamento tra il Recovery Fund e gli altri strumenti europei. Le istituzioni europee hanno confezionato un ampio ventaglio di strumenti, ognuno ha una sua finalità. Non c’è alcun collegamento, l’utilizzo di Sure o Mes non sono propedeutici per utilizzare le risorse del Recovery Fund». Quanto al Mes per Conte « la risposta non cambia: leggeremo i regolamenti, andremo in Parlamento e ne discuteremo».
Nel corso della riunione il premier olandese Mark Rutte, citando il premier Conte, ha sottolineato di «guardare con favore allo spirito che sta ispirando il governo sulle riforme» con interventi a favore degli «investimenti per crescita e produttività».
il presidente del Consiglio Ue Michel ha elencato i temi su cui la discussione «resta molto difficile»: ammontare complessivo di bilancio Ue e Recovery, sconti, proporzione di prestiti e sovvenzioni, condizionalità e criteri di distribuzione. «Nei prossimi giorni – ha detto – dovremo lavorare» su questo, «cercheremo di accelerare i negoziati per avere una discussione utile a luglio, oggi ho sentito che c’è volontà politica comune di agire».
A proposito del piano di rilancio europeo Next Generation Ue il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola ha scritto su twitter: «Siamo sempre più vicini alla meta. La proposta della Commissione Ue è stata accolta nei suoi principi fondamentali. Il Consiglio Ue di luglio sarà decisivo. Dobbiamo essere ambiziosi, come Italia e come Europa».