ROMA – Ricetta anti-Covid per il Consorzio Tutela Grana Padano, che ha chiuso il 2019 con 5 milioni di forme in aumento del 4,7%. Per far fronte agli effetti dell’emergenza ha assunto diversi provvedimenti, a partire dalla diminuzione del 3% della produzione; e poi il sostegno agli enti caritatevoli attraverso i bandi Agea fino a 80 mila forme e l’acquisto di 120 mila forme da parte del Consorzio per novembre-dicembre 2019 e gennaio-febbraio-marzo 2020 da portare a Riserva 20 mesi e a Riserva Gold 24 mesi. Ad annunciarli oggi in Assemblea generale straordinaria, ordinaria ed elettiva del Consorzio, è Nicola Cesare Baldrighi, presidente uscente che lascia la guida dopo 21 anni.
“È stato un 2019 in crescita per il Grana Padano – ha detto Baldrighi – che si conferma il prodotto Dop più consumato al mondo con 5.164.759 forme prodotte, di cui 2.051.125 destinate all’export (+4,38%). Numeri incoraggianti da leggere alla luce della situazione attuale per la quale si prevedono per il 2020 risultati ben lontani”. Obiettivo del Consorzio, ha precisato il presidente, deve essere il contenimento produttivo, adeguandoci agli inevitabili minori consumi che derivano dalla contrazione del canale Ho.Re.Ca.
“Le parole d’ordine che ci hanno accompagnato in questi anni – ha detto Baldrighi – sono state coesione e fiducia da parte di tutto il nostro sistema, incrementando la produzione in modo razionale al fine di perseguire il giusto equilibrio fra domanda ed offerta. Oggi Grana Padano rappresenta un marchio autorevole e prestigioso che può dialogare con le Istituzioni e la politica, nazionale e comunitaria, portando le istanze della filiera ai piani di governo per individuare soluzioni concrete”.