Si è chiusa la otto giorni di incontri per progettare il rilancio dopo il Covid-19. Il presidente del Consiglio ha incontrato imprese, sindacati e associazioni. L’obiettivo è stato quello di raccogliere idee in vista del Recovery plan italiano, che sarà pronto a settembre
di Andrea Carli
Si è chiusa la otto giorni di incontri per progettare il rilancio dopo il Covid-19. Il presidente del Consiglio ha incontrato imprese, sindacati e associazioni. L’obiettivo è stato quello di raccogliere idee in vista del Recovery plan italiano, che sarà pronto a settembre
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Una bella fotografia, sostiene Isabel Allende, racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo. È più potente di pagine e pagine scritte. Tra le tante immagini che hanno caratterizzato gli Stati generali dell’economia, la otto giorni di incontri voluta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte per “progettare il rilancio” dopo il Covid-19 e raccogliere spunti da imprese, sindacati e associazioni in vista della stesura del Recovery Plan italiano da presentare alla Commissione Ue, tra le tante fotografie scattate in occasione dei punti stampa che hanno scandito la manifestazione che si è chiusa oggi, poche, pochissime rispettano i requisiti indicati dalla scrittrice.
A rimanere sono quelle che hanno saputo trattenere un messaggio, o porre l’accento su un momento, estrapolandolo dalla sequenza di dichiarazioni e strette di mano a favore di obiettivi e telecamere. O, infine, che hanno voluto raccontare una storia attraverso un personaggio particolare.
La prima, che probabilmente fa da apripista alle altre, ritrae in primo piano un cancello sbarrato. In lontananza si intravede il Casino del Bel Respiro, la villa d’ispirazione palladiana, solitamente sede di rappresentanza durante le visite di Capi di Stati e di Governo, che ha fatto da cornice alla manifestazione romana. Una iniziativa “a porte chiuse”: i giornalisti non hanno potuto partecipare alle riunioni. Si sono dovuti accontentare dei punti stampa organizzati all’esterno dell’edificio.
Giorno uno, Mattarella e Visco: «Ora servono atti concreti»
La seconda istantanea è del 13 giugno. È un sabato, primo giorno della manifestazione. È uno scatto che si focalizza su un messaggio. Interviene in videoconferenza il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Si avverte una diffusa voglia di futuro – afferma il Capo dello Stato -. Sono giorni di impegno e di riflessione. Nuove idee sono richieste per rispondere a sfide inattese. L’esplorazione in atto delle proposte di forze economiche, sociali e culturali dell’Italia, in corso a partire da questi giorni, deve saper approdare a risultati concreti». Sulla stessa linea è l’intervento del governatore della Banca d’Italia. Non in videoconferenza, ma dal vivo Ignazio Visco chiede «atti concreti», facendo notare che «l’elevata incertezza dell’economia non deve però essere una scusa per non agire, è anzi una ragione ulteriore per muoversi lungo un disegno organico di riforme».
Giorno due: Colao illustra il piano della task force
La terza immagine è di lunedì 15 giugno, seconda giornata della serie di incontri “Progettiamo il Rilancio”. È il giorno dell’intervento del capo della task force per la ripartenza, istituita dall’esecutivo, Vittorio Colao. Il manager illustra il rapporto che ha elaborato. Conte ringrazia lui e tutta la task force per il lavoro effettuato, «di ampio respiro, che è stato un contributo importante per il confronto di questi giorni ai fini dell’elaborazione del piano di rilancio del governo». Nei giorni precedenti, Palazzo Chigi aveva precisato un dato: il testo Colao «è una base di lavoro, una delle basi che integreranno il piano del governo». Anche perché «è la politica che fissa gli obiettivi da raggiungere».