Il ministro dell’Economia: «Nel decreto luglio ulteriore rinvio delle scadenze fiscali per le imprese colpite». Bagarre in commissione, audizione sospesa
24 giugno 2020
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In una agitata seduta della commissione Bilancio alla Camera, con espulsioni “per proteste” di alcuni deputati d’opposizione seguite da una raffica di interruzioni dei lavori, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha tracciato le linee del prossimo decreto e anticipato che il governo chiederà l’autorizzazione a un nuovo scostamento di bilancio prima di metà luglio.
Nel suo intervento Gualtieri ha parlato di stime di crescita: i rischi sulla previsione di una contrazione del Pil dell’8% nel 2020 sono al ribasso, ha detto e ha sottolineato che tuttavia «le nostre valutazioni non sono altrettanto pessimistiche di quelle ad esempio oggi del Fmi, peraltro per tutti i Paesi europei». Ha aggiunto: «Siamo consapevoli dei rischi ribasso, aggiorneremo a breve la nostra previsione ufficiale».
Nuovo decreto a luglio
Il ministro dell’Economia ha parlato dell’obiettivo del governo di varare il nuovo decreto «entro metà del mese prossimo»: un provvedimeto che conterrà «un doveroso ristoro ai comuni» per le mancate entrate fiscali e per la liquidità, in modo da «colmare il gap» fra quanto già stanziato e quanto necessario per chiudere i bilanci. Lo stesso aiuto, ha precisato, verrà destinato alle regioni, mentre per gli enti locali ci sarà «un rinvio delle scadenze di bilancio in modo da consentire a regioni e comuni di incorporare le risorse aggiuntive e poter assolvere ai loro adempimenti di bilancio: la scadenza dovrebbe essere il 15 settembre».
Gualtieri ha poi confermato ulteriori misure a sostegno dei lavoratori, come ammortizzatori sociali e cassa integrazione: «Stiamo lavorando con il ministro Catalfo su dimensioni, forme e modalità».
Ulteriore rinvio delle scadenze fiscali
«Il governo ha sospeso e rinviato alcune scadenze fiscali per le imprese che avevano subito perdite da settembre a dicembre – ha ricordato Gualtieri -. Riteniamo che sia appropriato modificare questo schema di proroga e intendiamo intervenire per diluire maggiormente questi pagamenti delle imprese in modo da alleggerire il carico fiscale per le imprese che hanno subito maggiormente l’impatto della crisi». L’intervento «va oltre il 2020 e ha un impatto di bilancio, quindi è realizzabile solamente con una autorizzazione di spesa ma è necessario», ha detto, riferendosi alla richiesta di scostamento ulteriore e successivo decreto legge.