Tra le 203mila attività economiche che hanno ricevuto il contributo oltre l’82% ha ricavi inveriori a 400mila euro
di Marco Mobili e Giovanni Parente
2′ di lettura
Commercianti, gelaterie, autotrasportatori. Storie di attività economiche duramente colpite dal lockdown e dalla crisi economica conseguente all’emergenza coronavirus. Storie che ora vengono alla luce tra i primi richiedenti e anche tra i primi destinatari dei bonifici del fondo perduto previsto dal decreto rilancio per chi ha avuto un consistente calo di fatturato e corrispettivi (l’importo di aprile 2020 deve essere inferiore ai due terzi di quello di aprile 2019) e non aveva ricavi o compensi fino a 5 milioni di euro lo scorso anno. La prima parte dei bonifici (mercoledì 24 giugno sono partiti i primi 730 milioni), e quindi la maggior parte delle domande iniziali, riguardano gli operatori economici con dimensioni più ridotte: poco più dell’82% (pari a circa 167mila domande) sono andati a chi non ha ricavi superiori a 400mila euro. Vediamo le loro storie nel dettaglio.
Il commerciante di orologi in Toscana
Una ditta individuale operativa dal 2008 che vende orologi al dettaglio con sede ad Arezzo. Ha presentato domanda telematica alle Entrate il 15 giugno, ossia proprio il primo giorno di apertura del cvanale online. L’azienda ha ricavi inferiori a 400mila euro. A fronte di un fatturato di 20.400 euro ad aprile 2019, a causa del lockdown non ha emesso fatture ad aprile 2020. Le spetta un contributo a fondo perduto di poco più di 4mila euro che è stato già pagato.
La gelateria in Lombardia
Una ditta individuale attiva dal 1990 che ha una gelateria a Mantova. L’istanza è stata presentata anche in questo caso il 15 giugno. L’azienda dichiara ricavi inferiori a 400mila euro. Ad aprile 2019 aveva emesso scontrini (quelli che si chiamano in gergo tecnico corrispettivi) per circa 15mila euro. Ad aprile 2020 ha registrato un vero e proprio crollo a causa del lockdown, incassando poco meno di 500 euro. Il contributo a fondo perduto che ha ricevuto è di circa 3mila euro.
La cooperativa di autotrasporto in Campania
Società cooperativa attiva nell’autotrasporto con sede a Napoli. L’istanza è stata presentata il primo giorno di apertura del canale telematico, ossia lunedì 15 giugno. L’azienda dichiara ricavi superiori a un milione di euro (ma inferiori a 5 milioni di euro). A fronte di un fatturato di aprile 2019 per 390mila euro, a causa del lockdown ha emesso fatture ad aprile 2020 per circa 44mila euro. Ha ottenuto un contributo a fondo perduto di 35mila euro.