Rischio più alto con 9 italiani su 10 ogni giorno sul web.
Con oltre 500 truffe e frodi on line al giorno ad aziende e famiglie internet diventa sempre più un luogo pieno di trappole pericolose per i computer e per il portafogli. E’ quanto emerge da una elaborazione dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat in riferimento all’allarme lanciato dall’Agenzia delle Entrate per un attacco nazionale a colpi di mail truffa che riportano nell’oggetto la dicitura “IL DIRETTORE DELL’AGENZIA” e che nel testo invitano a prendere visione di documenti Office contenuti in un archivio .zip allegato per verificare la conformità dei propri pagamenti.
E’ l’ultimo caso di phishing con mail trappola che usano falsi loghi dell’Agenzia delle Entrate, di banche o Poste, per tentare di ottenere informazioni riservate e magari password e codici di conti correnti bancari o postali. Per sfuggire ai truffatori della rete bisogna verificare sempre i mittenti sconosciuti, senza aprire allegati e senza seguire i link presenti nelle mail cestinando e cancellando tutto in caso di dubbi o di messaggi poco chiari evidenzia Uecoop che ha lanciato un alert alle cooperative perché non abbassino la guardia nonostante gli impegni e i problemi della difficile ripartenza della Fase 3.
Le truffe on line rappresentano un fenomeno preoccupante considerato che gli italiani hanno nel portafoglio oltre 98 milioni di tessere bancomat, carte di credito e carte prepagate multiuso con una crescita del +19% negli ultimi cinque anni spiega Uecoop su dati Bankitalia. I pagamenti con la moneta elettronica sono spinti anche dall’on line con quasi 9 italiani su 10 (88%) che si collegano ogni giorno a Internet e fanno acquisti per un valore degli acquisti che sfiora i 14 miliardi di euro evidenzia Uecoop su dati Digital 2019.
Per ridurre il rischio occorre seguire – spiega Uecoop – alcune semplici regole: utilizzare software e browser completi ed aggiornati, avere un buon sistema antivirus, dare la preferenza siti ufficiali, non fornire i propri dati a richieste che arrivano da indirizzi sconosciuti o sospetti, studiare il contenuto delle mail e diffidare di quelle che sfoggiano un italiano stentato che potrebbe far pensare messaggi inviati da serve situati all’estero, non cliccare mai su qualsiasi tipo di link se non si è assolutamente certi e sicuri della provenienza della mail, non fornire mai i propri dati a siti sconosciuti e bisogna assolutamente evitare – conclude Uecoop – di comunicare codici o password di banche, Poste o carte di credito o bancomat.