Dopo l’audio di Amedeo Franco, magistrato di Cassazione, per il quale il verdetto Mediaset sarebbe stato pilotato, l’ex premier attacca
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«Quanto è accaduto è un vulnus contro le regole democratiche che riguarda tutti, anche chi ha opinioni molto lontane dalle nostre. Quando si usa la giustizia come strumento di lotta politica, per tentare di distruggere il leader dell’opposizione, più volte Presidente del Consiglio e assolutamente votato da milioni di italiani, siamo fuori dalle regole della democrazia liberale».
Così Silvio Berlusconi a Tg2 Post. Il leader di Forza Italia è così intervenuto sul processo Mediaset, che lo ha visto condannato per frode fiscale (da cui l’estromissione dalla scena elettorale e parlamentare, all’indomani della diffusione durante la trasmissione “Quarta Repubblica” della registrazione audio nella quale Amedeo Franco, magistrato della sezione feriale della Cassazione che nell’agosto 2013 lo condannò, ha parlato di «plotone di esecuzione», di «condanna a priori» guidata «dall’alto». «È dall’Europa che aspetto giustizia – ha aggiunto Berlusconi – dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che cancellerà, abrogherà sicuramente la sentenza su cui abbiamo presentato ricorso».
Anm organo politico al servizio di una parte
«Non aver accettato il vostro invito dimostra ancora una volta come l’Associazione Nazionale Magistrati sia un organo politico al servizio di una parte – ha continuato l’ex premier -. Io non solo non voglio screditare la magistratura, voglio al contrario che il nostro sistema giudiziario recuperi quella credibilità che molte vicende hanno gravemente compromesso. Comprese fra queste le rivelazioni del dott. Palamara, da cui tutti aspettiamo una completa ricostruzione di quanto è accaduto negli ultimi anni».
Da Esposito non mi aspetto crisi di coscienza
Berlusconi ha poi commentato la posizione del giudice Esposito, ex presidente della sezione, che ha parlato di una decisione assunta in modo collegiale e ha annunciato querele. «Posso solo dire che non me ne meraviglio – ha detto il leader di Forza Italia -. È stato proprio lui assolutamente dentro tutta l’operazione e non può che cercare di smentire la realtà dell’accaduto. Da lui non ci si può certo attendere una crisi di coscienza».
Cav, parole Renzi? In maggioranza c’è chi vuole chiarezza
Quanto infine alle parole del leader di Italia Viva Matteo Renzi, che ha detto che «un paese serio non può fare finta di nulla», Berlusconi ha commentato: «Probabilmente in Parlamento una parte di questa maggioranza voterà con il centrodestra. La solidarietà dei miei alleati che mi conoscono bene, non è mai venuta meno neppure in passato. Prendo invece atto con soddisfazione del fatto che una parte della maggioranza di sinistra condivida con noi la necessità di andare fino in fondo nel chiarire una vicenda che non ha danneggiato solo me o gli elettori di Forza Italia ma ha danneggiato la democrazia».
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