(ANSA) – ROMA, 3 LUG – È più grande e vorace del previsto: scovato per la prima volta nel 2018, è un buco nero da record in grado di divorare l’equivalente di un Sole al giorno. Le analisi approfondite degli ultimi anni mostrano che è 8.000 volte più grande del buco nero che si trova al centro della Via Lattea e che la sua massa è 34 miliardi di volte quella della nostra stella. Il suo identikit è descritto nello studio pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society dagli astrofisici dell’Università nazionale australiana, coordinati da Christopher Onken.
Questo cannibale cosmico che, grazie alla sua smisurata attrazione gravitazionale, divora tutto ciò che gli capita a tiro, luce compresa, dimora al centro della galassia J2157, a miliardi di anni luce dal Sistema Solare, risalente a quando l’universo era ancora giovane.
Gli autori dello studio hanno calcolato che il raggio dell’orizzonte degli eventi di questo buco nero, quel limite invalicabile al di là del quale ogni cosa finisce tra le sue fauci, è intorno a 670 volte la distanza media tra la Terra e il Sole, pari a circa 150 miliardi di chilometri, cioè più di cinque volte le dimensioni del Sistema Solare. “Si tratta di uno dei più grandi e più voraci buchi neri dell’universo e non sappiamo ancora come si è formato”, ha spiegato Onken. Per avere un’idea, aggiungono gli astrofisici, è come se il buco nero al centro della nostra galassia divorasse due terzi delle sue stelle. “Siamo molto eccitati – ha concluso Onken – perché questo buco nero potrà aiutarci a imparare molto sulla galassia in cui si sta accrescendo”.