Dopo un lungo vertice notturno, il Governo ha dato il via libera al provvedimento per rilanciare la crescita e al Programma nazionale di riforma. Il capo del Governo: approvate 130 opere strategiche, commissari opere in casi complessi
7 luglio 2020
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«Oggi il rapporto tra i cittadini e la Pa è un percorso a ostacoli. Con questo decreto offriamo un percorso a scorrimento veloce per tutte queste opere. Offriamo un rapporto leggero a portata di click fra le persone e lo Stato. Alziamo il limite di velocità, l’Italia deve correre ma al contempo alziamo anche gli autovelox: non vogliamo offrire spazio a appetiti criminali che alterano la concorrenza e fanno guadagni indebiti». Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella conferenza stampa che si è tenuta in tarda mattinata, dopo il via libera dell’esecutivo, «dopo una gestazione sofferta», al Decreto Semplificazioni, «base per il nostro Recovery Plan». «A breve – ha aggiunto – annunceremo un grande progetto in materia di banda larga». Il Governo ha approvato anche il Programma nazionale di riforma 2020.
Il premier: approvate 130 opere strategiche
«Ieri in Consiglio dei ministri abbiamo approvato l’elenco di 130 opere strategiche Italia veloce individuate specificamente dal Mit – ha spiegato Conte -, a queste aggiungiamo quelle per Cortina e quelle di competenza di altri ministeri, sanità, carceri, polizia». Il piano, ha aggiunto la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, intervenuta anche lei alla conferenza stampa, «prevede risorse per 200 miliardi. Quando avremo le risorse del Recovery Fund – ha spiegato De Micheli – – approfitteremo il più possibile di questa opportunità europea».
Via a opere da Ionica alla Gronda
Tra le opere strategiche, ha spiegato Conte, ci sono «la Salerno-Reggio Calabria, la Palermo-Catania-Messina, la Pescara-Roma, la Pescara-Bari, la Venezia-Trieste, la Gronda, la Ionica, l’ampliamento della Salaria, la Pontina».
Commissari opere in casi complessi
«Diamo poteri regolatori a tutte le stazioni appaltanti – ha continuato Conte -: non serve necessariamente un commissario per procedere velocemente ma prevediamo che in casi complessi sia possibile nominare commissari sulla scia di Expo e del Ponte Genova». Il capo del governo ha messo in evidenza che l’intenzione del governo è quella di «mettere ordine». «Commissariamo 9 dighe sarde per dare l’acqua ai sardi», ha detto i capo dell’esecutivo. «Abbiamo già predisposto un elenco condiviso nella seduta notturna del Consiglio dei ministri» di opere da commissariare «che soprattutto fa riferimento alle competenze del Mit ma sarà integrato da altri ministeri – ha aggiunto De Micheli -, penso al dissesto idrogeologico o all’edilizia carceraria: e abbiamo anche approvato un elenco di 12 opere del ministero degli interni per la sicurezza, ovvero un intervento su caserme che soprattutto nelle zone del centro sud andranno a rappresentare presidi di sicurezza importanti e strategiche».
No condoni o abusi, valutazione ambientale più rapida
«Non stiamo introducendo condoni, non vogliamo abusi – ha sottolineato -. Vogliamo semplicemente una valutazione dell’impatto ambientale sulle opere pubbliche più rapida, più semplice», altrimenti «non è pensabile che l’Italia possa correre».