(Fotogramma)
Pubblicato il: 07/07/2020 12:21
“Figuriamoci se ho il coraggio e la leggerezza per avere a casa un figlio, frutto magari di un utero in affitto. Sei più violento tu con le donne di quanto siano gli stupratori: la paghi perché vuoi qualcosa che ti assomigli, poi la liquidi. Certo, lei è consenziente, ci mancherebbe fosse costretta a farlo”. Sono le parole che Mauro Coruzzi, alias Platinette, pronuncia in un video pubblicato su Instagram dopo le polemiche legate ad un’intervista concessa a La Verità. “Sono felice che ci sia una legge sulle unioni civili e che coloro che vogliono utilizzarla lo facciano. Ma posso aggiungere che non mi riguarda?”, dice.
“In un’intervista ho espresso la mia opinione sulle unioni civili. Il titolista del quotidiano ha scritto ‘Unioni Gay, tanto rumore per nulla. Platinette: non sopporto il vittimismo Lgbt. Il ddl contro l’omofobia non serve’. Sono parole forti, hanno un fondo di verità. Se dobbiamo spiegare un’opinione proprio perché non è conforme, vuol dire che l’esercizio della democrafia ha un senso. E’ altrettanto vero che praticarlo continuamente diventa difficile”, prosegue.
“L’intervista che ho rilasciato è stata chiesta a commento di un dato relativo alle unioni civili. Non volevo sottolineare il fallimento delle unioni. Ho una convinzione che mi dice tutti i giorni che non voglio simulare un mondo che non mi appartiene, come quello della cosiddetta normalità e delle coppie. L’idea della coppia non è nei miei obiettivi di vita, posso dirlo? Sono felice che ci sia una legge e che coloro che vogliono utilizzarla lo facciano. Ma posso aggiungere che non mi riguarda? Posso aggiungere dall’alto della mia venerandissima età che il mio essere differente dalla norma significa anche essere differente nei comportamenti? No, non si può dire…”, dice ancora.
“Per le coppie maschili e femminili il bisogno prioritario sembra diventato la genitorialità. Adottate un figlio, non nascondetevi dietro un figlio. E’ serio da parte di una coppia gay chiedere a una donna l’utero in affitto, pagarlo, sfruttarlo per avere un figlio che gli somigli. Io non sono fatto per quella vita lì, ho un senso elevato della responsabilità: faccio già fatica a praticarlo nei miei confronti… Figuriamoci se ho il coraggio e la leggerezza per avere a casa un figlio, frutto magari di un utero in affitto. Sei più violento tu con le donne di quanto siano gli sfruttatori: la paghi perché vuoi qualcosa che ti assomigli, poi la liquidi. Certo, lei è consenziente, ci mancherebbe fosse costretta a farlo”, afferma ancora. “Se dobbiamo morire di pensiero dominante, moriamo e facciamola finita. Non prendiamo nemmeno le precauzioni con il distanziamento fisico. Non ho voglia di nascondere la testa sotto la sabbia, mi permetto di esprimere opinioni quando vengono richieste”. Le unioni civili “non fanno per me”, ribadisce.
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