Lo studio di Coldiretti rileva come si potrebbe scatenare una “guerra commerciale” su molti settori, con il rischio di creare un effetto valanga sull’economia tra i paesi
Gli autoveicoli, con 4,5 miliardi nel 2017, sono la prima voce dell’export Made in Italy negli Stati Uniti davanti all’agroalimentare che supera di poco i 4 miliardi. Il dato emerge da un’analisi della Coldiretti sugli effetti per l’Italia della tariffa del 20% sulle auto importate dall’Europa e dal resto del mondo negli Stati Uniti che Donald Trump ha annunciato di voler imporre, secondo il Wall Street Journal.
Un proposito che, per l’associazione di categoria, alimenta incertezza sulle esportazioni Made in Italy che in Usa hanno raggiunto nel 2017 il record storico di 40,5 miliardi grazie a un aumento del 9,8% rispetto all’anno precedente, proprio mentre sta per scadere la proroga di solo un mese dell’esenzione dai dazi sull’alluminio per l’Unione Europea.
Per Coldiretti, la decisione farebbe immediatamente scattare le ritorsioni da parte dell’Unione Europea, che ha già varato una black list di prodotti statunitensi da colpire quali manufatti in ferro, acciaio e ghisa, barche a vela e a motore e prodotti dell’agroalimentare, dal mais al riso, dal bourbon al succo di arancia fino al burro di arachidi e molto altro.
Il risultato sarebbe l’estendersi della guerra commerciale a molti settori con scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi alleati. Gli Stati Uniti sono di gran lunga il principale mercato di riferimento per il Made in Italy fuori dall’Unione Europea con un impatto rilevante anche per l’agroalimentare considerato che le esportazioni di cibo e bevande sono aumentare del 6% nel 2017 per un totale di circa 4 miliardi di euro, il massimo di sempre.
Gli Usa si collocano al terzo posto tra i principali compratori del cibo italiano dopo Germania e Francia, ma prima della Gran Bretagna con il vino che risulta essere il prodotto più gettonato dagli statunitensi, davanti a olio, formaggi e pasta.