Il ministro dell’Economia Gualtieri: 1,5 milioni di posti di lavoro salvati con le misure del governo. Con lo scostamento giù le tasse rinviate a settembre».
Il ministro dell’Economia Gualtieri: 1,5 milioni di posti di lavoro salvati con le misure del governo. Con lo scostamento giù le tasse rinviate a settembre».
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Un nuovo scostamento di bilancio da chiedere al Parlamento è stato deciso nel Consiglio dei ministri riunito nella tarda serata di mercoledì 22 luglio: si va, quindi, verso un ulteriore deficit per 25 miliardi (dai 20 miliardi inizialmente ipotizzati) per l’anno 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1 miliardo nel 2022, 6,2 miliardi nel 2023, 5 miliardi nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi a decorrere dal 2026.
Quanto alla proroga dello stato di emergenza, questa non è stata formalizzata nel Cdm di mercoledì sera. Sul 31 ottobre c’è un sostanziale accordo. Resta da capire quale sarà lo strumento con cui dovranno essere prorogati i Dpcm emanati durante lo stato di emergenza al 31 luglio ed è probabile che, prima della delibera, il premier Conte intenda fare un passaggio in Parlamento, come peraltro aveva anticipato lo scorso 10 luglio.
Quella di ieri è stata un’altra lunga giornata cominciata con le comunicazioni del premier al Senato sul consiglio europeo di Bruxelles che ha portato all’accordo sul Recovery Fund: «Si è trattato – ha detto – di un vertice straordinario anche in termini di complessità. L’intesa raggiunta rappresenta senza dubbio un passaggio fondamentale che ci spinge ad affermare che l’Ue è stata all’altezza della sua storia». Al suo ingresso nell’Aula di Palazzo Madama Conte è stato accolto da un prolungato e forte applauso levatosi dai banchi dei gruppi della maggioranza. «Un grazie sentito, di cuore, per l’immenso lavoro svolto. Ad oggi c’è un dato, tutt’altro che scontato: l’Italia si è fatta rispettare in Europa» ha scritto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook, postando il video dell’applauso
Il presidente del Consiglio ha detto che «l’approvazione del poderoso piano di finanziamento è interamente orientato alla crescita economica, allo sviluppo sostenibile e alla transizione ecologica. In favore di un’Ue più coesa, più sociale, più vicina ai cittadini, certamente più politica. È l’unico percorso possibile per preservare l’integrità del mercato unico e la stabilità stessa dell’unione monetaria».
Intervistata dal Tg1 la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto: «So che il premier Conte sta già lavorando ai piani di riforma, me lo ha detto lui stesso, chi meglio di voi può sapere di che cosa ha bisogno l’Italia sempre in linea con le priorità comunitarie che tutti condividiamo: alludo alla lotta contro i cambiamenti climatici e ai progressi nel capo della digitalizzazione».
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