Con il prossimo decreto dovrebbe essere introdotta una ulteriore proroga per i pagamenti (comprese le rate della rottamazione)
di Nicola Barone
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La riscossione dovrebbe riprendere a pieno ritmo solo da gennaio. Secondo quanto si apprende da fonti di governo, con il prossimo decreto di agosto dovrebbe essere introdotta una ulteriore proroga per i pagamenti delle cartelle esattoriali (comprese le rate della rottamazione) che a settembre altrimenti sarebbero ripresi.
Una riflessione sarebbe in corso anche sul fronte della notifica di nuove cartelle così come sulle proroga dello stop ai pignoramenti. Altra possibile proroga quella della moratoria dei mutui su cui però ancora una decisione definitiva non sarebbe stata presa.
Nuova Cig Covid, incentivi alle assunzioni
Stando alle indiscrezioni dovrebbe entrare nel pacchetto fisco anche una rateizzazione lunga per i versamenti di Iva, Irpef e contributi sospesi in pieno lockdown e che ora sono fissati al 16 settembre, con una “rimodulazione” che potrebbe valere circa 4 miliardi.
Lo scostamento da 25 miliardi che avrà bisogno dell’autorizzazione del Parlamento porta a 105 miliardi le risorse in deficit messe in campo in cinque mesi. Ancora una volta «la parte più consistente» di queste risorse andrà alla protezione dei posti di lavoro. Come ricordato dal ministro Nunzia Catalfo, arriveranno la proroga di altre 18 settimane di cassa integrazione o in alternativa uno sgravio per quelle aziende che decidono di fare rientrare i propri dipendenti al lavoro, il rinnovo dello stop dei licenziamenti incentivi per le nuove assunzioni, il rifinanziamento del fondo nuove competenze proroga della Naspi e della discoll. Si dovrebbero aggiungere anche una nuova proroga fino a fine anno della possibilità di rinnovare i contratti a termine senza causale, con una sospensione delle norme del decreto dignità. E infine deroghe sullo smart working nel privato, su cui è in vista un confronto con le parti sociali per un punto della situazione.
Allo studio il piano cashless
Tra le voci della nuova manovra estiva potrebbe comparire anche il Fondo per incentivare i pagamenti elettronici: introdotto con la manovra con l’obiettivo di distribuire nel 2021 un bonus sui pagamenti con carte e bancomat in determinati settori più a rischio evasione, il fondo per il prossimo anno è stato “prosciugato” proprio dal decreto Rilancio. L’intenzione, a dare per buone le prime voci, sarebbe quella di rimettere almeno 1 miliardo per fare partire il piano cashless dopo l’estate, una volta convertito il decreto agosto.