(ANSA) – ROMA, 29 LUG – Nel 2019 l’home entertainment nel mercato audiovisivo italiano ha sviluppato complessivamente un giro d’affari di 255,6 milioni di euro, con una contrazione dell’11,5% rispetto al 2018. In continua crescita il digitale: sale al 39,7% di quota a valore dal 33,2% del 2018. A seguito della pandemia le famiglie italiane hanno dedicato molto del loro tempo (+32% rispetto alla fase pre covid) nella fruizione di entertainment, in particolare la ricerca e il consumo di video digitali sono cresciuti del 73%. In questo senso è da segnalare una riduzione del divario generazionale e il mantenimento dell’attenzione da parte delle persone verso i contenuti media anche nella fase 2 (+38%).
Sono i dati rilevati da GFK Italia per Univideo, l’associazione di categoria che rappresenta gli editori audiovisivi su media digitali (DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD) e online (piattaforme di distribuzione digitale) . Si consolida sempre più, dal punto di vista della propensione all’acquisto di prodotti audiovisivi, una distinzione tra una nicchia di valore, che conferma affezione e attenzione rispetto al supporto fisico, DVD e Blu-ray, e una parte di popolazione, costituita prevalentemente da giovani e adulti, che ritrovano nell’offerta digitale di contenuti un’opportunità per soddisfare esigenze di svago e di rilassatezza, fruendo principalmente di film e serie tv. Sia nella fase di accesso che di possesso, tra tutti i contenuti media, l’home entertainment rimane centrale in termini di preferenza, grazie ad una sempre maggiore qualità nella prestazione video e all’eccellenza autorale dei cataloghi offerti.
I Film sono il genere on demand più visto durante il lockdown, superando anche le serie tv; tendenza che si è mantenuta anche al termine della quarantena e che ha allargato a nuove componenti della popolazione con una accelerazione verso la riduzione del divario generazionale nella fruizione dei media. (ANSA).