Ok dal Senato allo scostamento di bilancio con 170 sì, 4 contrari, 133 astenuti.
Con 169 voti favorevoli e 137 voti contrari il Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Programma nazionale di riforma 2020. Nelle dichiarazioni di voto, i partiti di centrodestra avevano annunciato il loro “no”. Nessun astenuto.
“Scostamento e pnr rappresentano bene le due dimensioni dello sforzo che il governo sta effettuando per misurarsi con gli effetti economici della pandemia e per definire le linee di una azione di riforma più ampia per rendere la ripresa duratura e sostenibile”, aveva detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervenendo al Senato nel dibattito sul nuovo scostamento.
IL DIBATTITO
“L’entità della caduta del Pil a marzo e aprile – ha detto Gualtieri – è stata tale che il secondo trimestre registrerà in media una forte caduta, seguita da un altrettanto marcato rimbalzo nel terzo trimestre, che ci aspettiamo sia di quasi il 15% rispetto a quello precedente”. Sottolineando che le misure messe in campo finora sono state “determinanti nel contenere la caduta della produzione, nel salvaguardare la capacità produttiva e l’occupazione, nell’attenuare l’impatto economico della crisi, in particolare sulle famiglie più fragili e meno abbienti”. Si sono poste inoltre “le basi di una ripresa economica già in atto”.
Il governo – ha spiegato – finora ha fatto “uno sforzo enorme” per contrastare gli effetti del Coronavirus, mettendo in campo misure “per 6 punti percentuali di Pil”, circa 100 miliardi. Di questi “35 miliardi sono andati e andranno per il lavoro e gli ammortizzatori, più di 40 per le imprese più di 12 per le regioni e gli enti territoriali, più di 11 a sanità, scuola e servizi sociali”.
“Molte delle misure che ho anticipato scaturiscono da un dialogo con il Parlamento e l’opposizione e anche di enti locali, comuni e regioni. Il doveroso ristoro delle mancate entrate per Regioni e Comuni è atteso da sindaci e presidenti di tutti i partiti. Credo che in questa Aula nessuno si voglia assumere la responsabilità di non fare approvare i bilanci e garantirne l’equilibrio”.
“E’ bene – ha sottolineato in questa chiave – che da parte di tutti si evitino polemiche pretestuose e irresponsabili”. Gualtieri ha ricordato che “l’Italia ha superato la fase acuta del contagio e le misure di contenimento sono state efficaci”.
FdI annuncia il voto di astensione. “Noi dovremmo votare contro il provvedimento, ma per senso dello Stato e di responsabilità nei confronti del Paese non lo faremo. Per questo il voto di Fdi sarà di astensione sullo scostamento e contrario al Pnr”. Lo ha detto il senatore di FdI, Nicola Calandrini, durante le dichiarazioni di voto. “Quale fiducia possiamo avere se avete dilapidato gran parte dei 75 miliardi di scostamento già ottenuti? Se il governo facesse tutto quello che ha anticipato noi saremmo al suo fianco, ma l’esperienza del recente passato ci fa temere che non farete nulla di tutto ciò che ci ha appena elencato. Sono solo roboanti annunci”, ha concluso.