Un gruppo israeliano-cinese che produce robot per la pulizia di pannelli solari e la torinese Astelav che rigenera frigoriferi firmano venerdì a Torino l’accordo per la riassunzione dei dipendenti e per avviare le nuove attività
Torino – Si è conclusa con un lieto fine, la brutta vicenda dei lavoratori Embraco, l’azienda della multinazionale brasiliana Whirpool, con sede a Riva di Chieri, che nei mesi scorsi aveva deciso di lasciare a piedi circa 500 dipendenti al culmine di una lunga e presunta crisi.
Venerdì ci sarà la firma sul passaggio di proprietà verso due aziende che investiranno nello stabilimento italiano e riprenderanno tutti “i lavoratori con gli stessi diritti e le stesse retribuzioni, senza nessun supporto di denaro pubblico”, come ha spiegato il ministro Carlo Calenda dopo l’incontro di ieri al Ministero dello Sviluppo Economico.
Circa 70 dipendenti in questi mesi hanno lasciato l’azienda accettando la proposta di incentivi formulata dall’Embraco mentre 350 saranno dunque assunti da un gruppo israeliano-cinese che intende produrre robot per la pulizia dei pannelli fotovoltaici e filtri per l’acqua, Altri 40 lavoratori sarebbero invece destinati alla torinese Astelav che si occupa di rigenerazione di frigoriferi usati (Embraco produceva appunto motori per refrigeratori). Venerdì è previsto l’incontro all’Unione industriali di Torino.