Ecco la bozza del decreto legge Agosto che l’ANSA ha potuto visionare. Proroga del blocco dei licenziamenti al 31 dicembre 2020 con alcune eccezioni: la misura non vale nei casi di cessazione dell’attività di impresa e nei casi di fallimento. Previste anche norme specifiche per gli appalti. Confermato l’intervento che consente al datore di lavoro di revocare le procedure di licenziamento senza sanzioni a suo carico.
La Cig Covid viene estesa ancora per nove settimane e sarà possibile utilizzarla fino a tutto il 2020. Ma diventa selettiva ed onerosa: le ultieriori settimane saranno autorizzate solo per chi ha già usufruito dei periodi previsti pagando il 9% della retribuzione totale che sarebbe spettata al lavoratore se il fatturato aziendale è diminuto del 20%. L’importo sale al 18% per chi non ha avuto un calo di fatturato, prevede sempre una prima bozza del Decreto Agosto, composta da 10 articoli, con le misure che riguardano soprattutto il lavoro. E’ previsto anche il blocco dei licenziamenti fino al 31 dicembre e – è un’ altra novità – l’azzeramento dei contributi per chi, pur avendono usufruito, non utilizzerà più la Cig.
L’azzeramento per sei mesi di contributi previdenziali, con l’esclusione di quelli dovuti all’Inail, saranno riconosciuti ai datori di lavoro che assumeranno un lavoratore subordinato a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2020. Lo prevede la prima bozza del Decreto Agosto che l’ANSA ha potuto visionare. L’esonero dai contributi vale solo se si registra un aumento occupazione rispetto ai dodici mesi precedenti ma è cumulabile con altri esoneri o riduzioni di aliquote già previste.
Arriva poi una nuova proroga, fino a tutto dicembre 2020, per i contratti a termine. La prima bozza estende la deroga già prevista ai paletti fissati con il decreto Dignità che durante il lockdown era stata introdotta fino al 30 agosto.
Aumenta anche l’assegno per gli invalidi civili totali: i 516 euro scatterranno a partire dai 18 anni e non più dai 60. La norma è retroattiva dal 20 luglio.
Sempre secondo la bozza arriva un sostegno per i lavoratori stagionali del turismo, delle terme e dello spettacolo sotto forma di due diversi bonus, da 1.000 e 600 euro per i mesi di giugno e luglio. Ma un aiuto arriva anche a nuove categorie professionali, come ai venditori a domicilio, ai lavoratori ‘intermittenti’ e agli autonomi (occasionali) che non hanno partita Iva. La norma prevede 1.000 euro agli stagionali del turismo e delle terme che hanno interrotto il lavoro prima del 17 marzo e che attualmente non hanno ripreso l’attività. I 600 euro mensili vanno invece alle altre categorie.