di Priscilla Pisano
Le api hanno un ruolo importantissimo nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione della natura. Sono insetti impollinatori, cioè permettono l’impollinazione e di conseguenza la
formazione dei frutti, trasportando il polline da un fiore all’altro.
La produzione del miele non è il motivo per cui è importante salvaguardarle: parliamo di qualcosa di molto più grande.
Fortunatamente a dare una mano alle api ci sono gli apicoltori, i quali si prendono cura di questi animaletti e promuovono un tipo di allevamento e agricoltura sostenibile, in grado di favorire il rinnovamento delle risorse naturali senza sfruttarle all’eccesso. Le api sono dotate di un apparato boccale che in fondo presenta la “ligula” adatta a succhiare il nettare dai fiori, di cui si nutrono soprattutto in estate e in primavera. Per sopportare il lungo inverno, le api producono il miele di cui fanno abbondante scorta per avere cibo a sufficienza.
Ma cosa succederebbe se sparissero tutte le api?
Non stiamo parlando di sole ipotesi ma una possibilità che dobbiamo scongiurare. Chi impollinerebbe le coltivazioni? Se questi preziosi insetti sparissero, le conseguenze sulla produzione alimentare sarebbero devastanti. Come è facile pensare, la vista delle api, soprattutto se tant’è, può creare paura. In realtà, le api sono insetti innocui e raramente attaccano e pungono, lo fanno solo se vengono disturbate o si sentono minacciate. Se vedete un’ape, non scacciatela, lasciatele un po’ di miele affinché possa saziarsi per poi tornare al suo alveare.