Su Rai1 ‘Linea Blu’ in Calabria, ‘Linea Verde’ alla scoperta della Puglia, ‘A Sua Immagine’ alla scoperta di Nettuno
Pubblicato il: 07/08/2020 20:13
A “Linea Blu”, sabato 8 agosto alle 14.00 su Rai 1, Donatella Bianchi racconterà uno dei tratti costieri più belli della Calabria: la Costa degli Dei. Lungo questo tratto di spiagge e falesie, si trova la “perla del Tirreno”: Tropea, città dal fascino naturalistico e storico, che si candida a Capitale della Cultura italiana 2022. Il mare che la bagna racconta ancora oggi di miti e leggende che si tramandano da secoli. Un’avvincente leggenda narra che Ercole avrebbe fondato Tropea (anticamente il nome era Forum Herculis) dopo aver liberato la Calabria dai giganti o mentre ricercava il Vello d’oro con gli Argonauti. Questa è la terra dove, secondo Omero, passò Ulisse con i suoi compagni. Oltre al mito, questo mare è ricco di elementi da tutelare come il corallo nero che in questo tratto del Tirreno vanta la foresta più grande al mondo. Il viaggio lungo la Costa degli Dei farà conoscere storie di pescatori, meraviglie spirituali come Santa Maria dell’Isola e unicità naturali e architettoniche come la Rupe di Tropea. Come ogni sabato, Fabio Gallo accompagnerà nel suo viaggio Donatella Bianchi. Questa settimana sarà anche lui in Calabria per raccontare la rinascita urbanistica e sociale di Catanzaro Lido.
“); } else { document.write(“”); }
“Linea Verde Radici”, il branded content alla scoperta delle bellezze italiane, nella puntata di sabato 8 agosto, alle 12.25, su Rai1, raggiungerà la Puglia alla scoperta di un territorio ricco di storia, cultura, tradizioni secolari che è la Valle d’Itria. Da un orto dei miracoli, dove alcuni ragazzi hanno riscoperto antiche tradizioni agricole, alle suggestive Grotte di Castellana, dove il tempo sembra essersi fermato. Federico Quaranta condurrà i telespettatori tra gli uliveti secolari delle campagne e le tradizionali abitazioni contadine dei trulli, incontrando lungo il viaggio donne che cucinano piatti tipici in strada. Poi raggiungerà il gioiello della Valle d’Itria, Martina Franca, fino ad arrivare a Molfetta, dove salirà a bordo di un peschereccio per raccontare la raccolta e il riciclo della plastica che i pescatori trovano in mare. “Linea Verde Radici” è un programma di Francesco Lucibello, Andrea Caterini e Gian Marco Mori che ne firma anche la regia. La realizzazione è curata dalla società Alter Ego.
Continua il percorso di “A Sua Immagine” alla scoperta dei luoghi dove l’invisibile diventa visibile. La puntata di sabato 8 agosto, alle 16.45, su Rai1, parte dalla città di Nettuno, chiamata la Perla del Tirreno. Anticamente Nettuno e Anzio facevano parte dello stesso territorio, fino a quando papa Pio IX, nel 1857, divise i due comuni. Una città dalla storia millenaria, ricca di tradizioni, arte e devozione. Lorena Bianchetti farà conoscere il suo borgo medievale che è anche un borgo marinaro con la bellissima Chiesa della Collegiata ed il Forte Sangallo. Poi, il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, la “Grande Signora” di Nettuno, centro di una grande devozione. Qui alloggiano le spoglie di una santa dei giorni nostri: Santa Maria Goretti. Nella seconda parte del programma ultimo appuntamento con S.E. il Cardinale di Bologna Matteo Maria Zuppi. Il Vangelo della prossima domenica sarà commentato dalla città di Bologna per andare a conoscere storia e devozione del Santuario di Boccadirio, che quest’anno celebra 540 anni dall’apparizione mariana. Qui il 16 luglio del 1480 Maria apparve a due bambini, Donato e Cornelia. Da quel momento il luogo divenne meta di pellegrinaggi e punto di riferimento per tanti devoti che la venerano ancora oggi come Madonna delle Grazie.
“Solidarnosc 1980” è il titolo del Dossier che il Tg2 dedica sabato 8 agosto alle 22,40 su Rai2 al quarantesimo anniversario dello sciopero operaio che dette il via allo sgretolamento del blocco sovietico nell’Est Europa. Un viaggio di Tommaso Ricci tra i protagonisti di allora nelle tre importanti città polacche bagnate dalla Vistola, la regale Cracovia, la capitale Varsavia e la fatale Danzica, epicentro della rivoluzione pacifica. A colloquio con Lech Walesa, leader del primo sindacato libero e indipendente del blocco comunista. Il suo racconto della rocambolesca visita in Polonia del cancelliere tedesco Kohl mentre stava cadendo il Muro di Berlino. L’effetto “papa Wojtyla” sull’impresa di Solidarnosc. La testimonianza di Krysztof Zanussi, regista del film “Da un Paese lontano” realizzato per spiegare al mondo la società d’oltrecortina da cui veniva Giovanni Paolo II, il primo papa polacco. Il ruolo delle donne decisivo per il successo della pacifica ribellione dei lavoratori contro il regime, attraverso la figura dell’operaia modello Anna Walentinowicz. Il museo di Danzica dove si conserva la memoria dell’epopea nazionale che ha restituito dignità, libertà e autonomia alla Polonia. La testimonianza di Chris Niedenthal il primo fotografo che varcò i cancelli dei cantieri navali Lenin occupati e di Andrzei Chodakowski regista del documentario “Robotnicy 89”, che ingannò le autorità diffondendo le immagini in presa diretta di ciò che accadeva nella fabbrica. Le divergenze tra polacchi 40 anni dopo nei giudizi del giornalista Konstanty Gebert, ex attivista di Solidarnosc, e dello storico Andrzei Nowak. Solidarnosc 1980”, un reportage di Tg2 Dossier per ricordare l’evento che ha cambiato il volto dell’Europa.
Un appuntamento speciale con la musica sabato 8 agosto, in prima serata su Rai1 alle 21.25. “Una storia da cantare” dedicherà la sua puntata ad un cantautore e compositore tra i più influenti, apprezzati e amati della storia della musica italiana: il grande Lucio Battisti. Dopo aver raccontato Fabrizio De André e Celentano, Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero, dall’Auditorium Rai di Napoli, ripercorreranno la vita dell’artista di Poggio Bustone che ha creato versi e melodie immortali e ancora capaci di conquistare le giovani generazioni. Tra gli ospiti in studio, non poteva mancare Mogol, che con Battisti ha dato vita ad un’incredibile produzione di successi senza tempo: da “Mi ritorni in mente” a “Non è Francesca”, passando da “Emozioni” ad “Acqua azzurra, acqua chiara”, fino a “Un’avventura”, solo per citarne alcuni. Insieme a lui, Patty Pravo, per la quale Battisti scrisse alcuni brani, e Maurizio Vandelli dell’Equipe 84, gruppo che portò al successo l’intramontabile “29 settembre”. Ma a descrivere Lucio Battisti, sempre molto riservato e schivo sulla sua vita privata, saranno soprattutto le sue canzoni, che ognuno di noi ha incontrato almeno una volta nella vita e molte delle quali sono entrate a pieno titolo nel linguaggio comune degli italiani con espressioni quali “Le discese ardite e le risalite”, “C’è un treno che parte… alle 7.40” o “Lo scopriremo… solo vivendo”. Ad interpretarle dal vivo saranno ancora una volta, big e giovani cantanti, sostenuti dalla grande band diretta da Maurizio Filardo. Tra loro, Roberto Vecchioni, Edoardo Bennato, Morgan, Francesco Pannofino, Arisa, Luca Barbarossa, Fausto Leali, Shel Shapiro, Le Vibrazioni, Nicky Nicolai, Coma Cose, Fulminacci e i Decibel. Come sempre, il pubblico a casa sarà chiamato a partecipare, eleggendo sui social attraverso l’hashtag #UnaStoriaDaCantare, la canzone di Battisti più amata.“Una storia da cantare” è un programma scritto da Ernesto Assante, Gino Castaldo, Matteo Catalano, Alberto Di Risio, Angela Fortunato, Duccio Forzano, Pietro Galeotti ed Enrico Ruggeri. Con la regia di Duccio Forzano.
Una giornata per ricordare e rendere omaggio a Sergio Zavoli: Rai Cultura dedica al grande giornalista l’intero palinsesto di sabato 8 agosto su Rai Storia (canale 54), riproponendo alcuni suoi programmi e reportage memorabili, rimasti nella storia della televisione. Tra questi “Rommel, un caso di coscienza”, in onda alle 21.10, in cui Zavoli racconta magistralmente le ultime ore di vita di Erwin Rommel – il feldmaresciallo tedesco accusato di aver preso parte al complotto fallito contro il Fuhrer del 20 luglio 1944 (operazione Valchiria) – e la dinamica del suo suicidio forzato. Si descrivono, inoltre, i funerali di Stato del feldmaresciallo, nonché le ripercussioni morali, politiche e militari che ebbero nella Germania nazista ormai al capolinea della sua storia. Il doc è arricchito dalle testimonianze del figlio e della moglie di Rommel, Manfred e Lucia Maria. In apertura di giornata, alle 9.30, lo speciale “Sergio Zavoli. Il giornalismo d’inchiesta”, ripercorre carriera del giornalista, dagli esordi radiofonici fino alle celebri trasmissioni televisive. Alle 10.00 con la raccolta “Diario di un cronista”, in primo piano alcune delle inchieste televisive di Zavoli che, fra cronaca, costume e storia, ripercorrono tanta parte del Novecento in una vera e propria “narrazione della memoria”. Si comincia con “I vivi e i morti di Goro”, un‘indagine sul paese del Polesine dove negli anni Sessanta la popolazione è colpita da un’alta mortalità per le malattie causate dalla vicinanza con il fiume Po. In “Piazza Giudia”, alle 10.30, Zavoli rievoca la retata compiuta dai nazisti al ghetto di Roma. Alle 11.00, ne “La tratta degli stracci” è riproposto un servizio del 1963 sul mercato dell’abbigliamento usato di Resina, vicino Napoli. Alle 11.30, l’intervista al vicebrigadiere dei Carabinieri di Montevago, sopravvissuto al sisma del Belice del ’68, è l’occasione per riflettere sui ritardi dei soccorsi e sulla situazione dei baraccati. Ancora, alle 12.00, in “Un uomo chiamato Giovanni” Zavoli intervista il segretario di Giovanni XXIII, arcivescovo di Chieti Loris Capovilla, che rivela una lettera testamento consegnatagli dal Papa poco prima di morire (gennaio 1963) e mai resa pubblica. Alle 12.30, in “Kindu – Missione di pace”, Zavoli introduce la missione militare italiana diretta a Kindu, Congo, per recuperare le salme dei 13 aviatori italiani uccisi l’11 novembre 1963 durante una missione di pace. Alle 13.00, spazio al programma storico articolato in sei puntate “Nascita di una dittatura”, nel quale Sergio Zavoli ricostruisce le dinamiche e il contesto storico che portarono alla nascita della dittatura fascista, avvalendosi delle testimonianze di oltre cinquanta protagonisti del tempo, da Pietro Nenni a Ferruccio Parri, da Rachele Guidi a Giovanni Gronchi. In seconda serata, dalle 22.10, torna “Diario di un cronista” con l’intervista al medico alsaziano missionario e premio Nobel per la pace 1952 Albert Schweitzer; il “Processo alla tappa”, la trasmissione televisiva dedicata al Giro d’Italia ideata dallo stesso Sergio Zavoli; un servizio del 1967 sul Festival della canzone italiana di Sanremo; le interviste a Mike Bongiorno sulla trasmissione “Lascia o raddoppia?”; l’intervista a Rita Pavone sulla sua vita di successo. Chiude la giornata, alle 23.40, “Zoom su Fellini”, il reportage dedicato al film “Giulietta degli spiriti”, uscito nelle sale nell’ottobre 1965. Il reportage è stato realizzato nel corso di quattro mesi di riprese, con la troupe Rai che si mimetizza in quella, ben più grande, del film del regista riminese.
“Mi interessa il romanzo che scriviamo ogni giorno nel quale, in fondo, ognuno di noi mette la sua virgola”. Affermava Enzo Biagi. E quella virgola dà il titolo al documentario che, a cento anni dalla nascita, ne ricorda la vita straordinaria. Uno dei più grandi giornalisti del Novecento è infatti raccontato a tutto tondo ne “La mia virgola” in onda sabato 8 agosto alle 23.55 su Rai 3 (in replica domenica 9 agosto alle ore 18.00). Il programma, scritto e diretto da Matteo Parisini, ha la voce narrante di Lino Guanciale. Si parte dal paese natale: Pianaccio, sull’appennino tosco emiliano. Qui è nato e qui ha passato i quattordici mesi più importanti della sua vita con la brigata partigiana Giustizia e Libertà che lo hanno fatto diventare “il Giornalista”. Questo è stato l’avvenimento irreversibile che l’ha portato a vedere la vita civile come la continuazione della lotta partigiana con altri mezzi. Attraverso gli scritti biografici del giornalista, le grandi interviste realizzate, i programmi televisivi e i documentari che hanno cambiato volto alla televisione italiana fino alla sua ultima intervista, che ha rilasciato al regista Matteo Parisini il 27 agosto del 2007, pochi mesi prima della morte. Si capirà come Enzo Biagi ha sempre sognato di fare il giornalista con la convinzione che quel mestiere lo avrebbe portato a scoprire il mondo. Dalla nascita in un paesino dell’Emilia, agli studi, all’esperienza partigiana, fino alle spesso tumultuose tappe della sua lunga carriera di giornalista, Enzo Biagi ha attraversato con grazia e coerenza l’italia del Novecento. “La mia virgola” restituisce l’autenticità di un giornalista sempre aderente alla realtà, senza mai deviare, il cui unico padrone era il pubblico.
L’ otto agosto 1956 per un tragico incidente nella miniera di carbone di Bois du Cazier, in quella che era allora la citta di Marcinelle vicino a Charleroi in Belgio, morirono 262 persone di cui 136 lavoratori immigrati italiani. Da quel giorno sono passati 64 anni. In ricordo delle vittime Rai Premium (canale 25 del digitale terrestre) sabato 8 agosto alle 21.20, trasmette la fiction “Marcinelle”. Per raccontare questo spaccato di storia i registi hanno deciso di puntare tutto sulla verità: nessun effetto digitale ma ricostruzioni “dal vero”, comprese tutte le esplosioni e l’incendio. Tutta l’opera è stata monitorata da esperti che, con una consulenza puntuale e continua, hanno garantito la veridicità e la fedeltà dei fatti realmente accaduti. Uno dei momenti più tragici della storia del dopoguerra italiano, ricordato come uno dei più gravi incidenti sul lavoro. Scritto da Laura Toscano e Franco Marotta, diretto da Andrea e Antonio Frazzi, la fiction è interpretata da Claudio Amendola, Maria Grazia Cucinotta, Lorenza Indovina e Gioele Dix.
Un grande Richard Gere è il protagonista della prima serata di sabato 8 agosto su Rai Movie con la storia drammatica ed emozionante raccontata nel film “L’incredibile vita di Norman” del 2016 scritto e diretto da Joseph Cedar, in onda alle 21.10. Nella New York cosmopolita Norman, un umile faccendiere di religione ebraica, quando un suo vecchio cliente diviene Primo Ministro israeliano, cerca di sfruttare la situazione a proprio vantaggio. Ma le cose, di giorno in giorno, si complicano. Nel cast anche Charlotte Gainsbourg e Michael Sheen. In seconda serata, alle 23.10, sarà la volta del film “Il cammino per Santiago” del regista Emilio Estevez con Martin Sheen, Emilio Estevez e Deborah Kara Unger. Tratto dal libro “Off the Road” di Jack Hitt, il film racconta la storia di un medico americano che, partito per recuperare il corpo del figlio deceduto all’inizio del “Cammino per Santiago”, decide di affrontare anche lui il lungo percorso di pellegrinaggio.
“); } else { document.write(“”); }