I canali di vendita – Librerie e grande distribuzione recuperano terreno rispetto ad aprile, passando dal 52% al 56%. Più di un italiano su due preferisce ancora scegliere un libro in maniera “tradizionale”, magari sfogliandone le pagine prima di procedere all’acquisto. Gli store online calano dal 48% al 44%. Nello stesso periodo del 2019, i canali fisici erano al 70% contro il 30% dell’e-commerce. Occhi puntati sui mesi successivi, per capire se il lockdown ha accelerato un processo di rafforzamento del commercio tramite internet che era già in corso negli ultimi anni.
Il valore del marcato – Il mercato del libro nel nostro Paese vale 533 milioni di euro, circa l’11% in meno rispetto ai 600 milioni dello scorso anno. Ad aprile, la perdita accumulata rispetto al 2019 era del 20%. La causa di questa “ripresa” è dovuta al fatto che in giugno gli italiani sono tornati ad acquistare nelle librerie e nella grande distribuzione. Gli acquisti online negli ultimi due mesi sono addirittura aumentati rispetto al 2019, consentendo così un recupero delle quote perse nel primo semestre. Gli store online del gruppo Arianna ad esempio, pur non comprendendo Amazon, nella settimana del 19 luglio hanno registrato un picco positivo del +2,5%.