Come il replicatore di Star Trek costruisce e modella qualsiasi oggetto su richiesta e nelle forme più complesse, anche se a differenza del replicatore della fantascienza ha bisogno di materia prima da plasmare: è la nuova stampante 3D che riesce a plasmare e modellare liquidi viscosi utilizzando la luce, al punto da riuscire a produrre una copia in miniatura de ‘Il pensatore’, la celebre statua di Auguste Rodin. La macchina, descritta sulla rivista Science, si deve al gruppo dell’università della California a Berkeley guidato da Hayden Taylor.
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Rispetto alle tradizionali stampanti 3D, il replicatore è in grado di produrre oggetti più flessibili, morbidi e complessi; può inoltre rivestire oggetti esistenti con materiali nuovi, aggiungendo ad esempio un manico a un cacciavite di metallo, modificando protesi o lenti per gli occhiali.
Il mini-cacciavite il cui manico è stato stampato in 3D (fonte: UC Berkeley/Stephen McNally)
Un altro cambiamento importante è nel fatto che la nuova stampante non funziona sovrapponendo strati di materiale (una tecnica che inevitalbilmente genera una sorta di effetto-scalino lungo i bordi), ma utilizza come ‘inchiostro’ un liquido viscoso che reagisce alla soglia solidificandosi: si tratta di una resina composta da polimeri liquidi. molecole sensibili alla luce e ossigeno disciolto.
La resina sensibile alla luce utilizzata nella nuova stampante 3D (fonte:UC Berkeley/Stephen McNally)
I ricercatori hanno messo alla prova la nuova stampante realizzato oggetti dalle forme più diverse, dalla miniatura della celebre statua di Rodin fino al modello di un’arcata dentaria. “Con la nostra tecnica non si hanno quasi scarti di materiale – aggiunge Hossein Heidari, uno dei ricercatori – e quello che avanza è riutilizzabile al 100%”.