Roglic abbandona, ma Thibaut Pinot – che era diventato leader della generale – non ne approfitta. La 72esima edizione del Giro del Delfinato va quindi al colombiano Daniel Martinez (Education First), che a Megève, sede dell’arrivo dell’ultima tappa, arriva secondo dietro al vincitore di giornata, lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo). Una delusione per i francesi, che non vincono dal 2007, quando si impose Christophe Moreau.
Roglic aveva abbandonato prima della partenza della quinta e ultima tappa. Lo sloveno era rimasto vittima di una caduta in discesa nella tappa di sabato ma aveva concluso la frazione nel gruppo dei migliori, sul podio però lo si era visto zoppicare. “L’evoluzione degli infortuni determinerà i piani per le prossime corse” ha commentato la sua squadra, la Jumbo, che ha dovuto fare i conti ieri con un altro ritiro eccellente, quello dell’olandese Steven Kruijswijk.
Un campanello d’allarme per Tour de France, che scatterà il prossimo 29 agosto da Nizza. Il colombiano Egan Bernal, vincitore un anno fa, aveva gettato la spugna prima della partenza della quarta tappa. Una decisione dettata dalla prudenza, il problema alla schiena non sembra preoccupare in chiave Grande Boucle. Roglic aveva dimostrato di essere in ottima forma vincendo prima il Tour de l’Ain e poi prendendosi la maglia gialla di leader al Delfinato.
Protesta per chiedere maggiore sicurezza
Intanto i corridori, insieme all’associazione mondiale dei ciclisti professionisti (Cpa), hanno chiesto di neutralizzare i primi 10 km di discesa della quinta tappa contestando la pericolosità del percorso della frazione di ieri. “I corridori vogliono lanciare un segnale di protesta agli organizzatori e all’Uci in riferimento anche alle gravi cadute e agli incidenti che si sono prodotti nelle ultime corse, chiedendo una maggiore attenzione alla loro sicurezza – si legge in una nota – Il Cpa chiede all’Uci e a tutte le parti del ciclismo l’istituzione di una tavola rotonda per affrontare la revisione dei regolamenti a fin che siano di concreto effetto sia a livello di prescrizione che sanzionatorio nei confronti degli organizzatori, per tutelare al massimo l’integrità fisica dei corridori e consentire lo svolgimento del loro lavoro in maggiore sicurezza”.Fonte www.repubblica.it