ROMA – Dentro Dan Friedkin, fuori James Pallotta. Il momento del closing è arrivato: la Roma lunedì passerà dal businessman di Boston al magnate di Houston. Gli avvocati delle parti tra New York, Londra e Roma sigleranno tutti i documenti e chiuderanno l’operazione da 591 milioni di euro, dopodiché il Gruppo Friedkin diventerà operativo e potrà ufficialmente cominciare a ridisegnare la società giallorossa. Sarà probabilmente Dan Friedkin ad assumere il ruolo di presidente, mentre al figlio Ryan toccherà la gestione del club attraverso una presenza più assidua in Italia.
Assieme ai Friedkin entreranno nel Cda romanista altri quattro manager del gruppo di Houston, con una poltrona del board che potrebbe essere riservata anche ad Alessandro Barnaba, il banchiere romano, ex JP Morgan, che ha affiancato Friedkin nella trattativa con Pallotta. Almeno inizialmente resteranno al proprio posto Baldissoni e Fienga, che saranno subito chiamati in causa per aggiornare la nuova proprietà e pianificare i primi passi della Roma dentro e fuori dal campo. Sul tavolo di Friedkin ci sono tre dossier, tutti collegati: in primis la costruzione della squadra tra mercato e ricerca del nuovo ds, poi i conti della società da risanare, infine l’iter dello stadio di proprietà da portare a termine. E attraverso un piano a medio-lungo termine l’obiettivo è chiaro: fare meglio di Pallotta, ovvero vincere.
Fonte www.repubblica.it