(ANSA) – MILANO, 18 AGO – Chiusura in calo per Piazza Affari,
in linea con le altre borse europee, frenata, soprattutto nel
finale, dal passo indietro del greggio, in vista della riunione
dell’Opec+ di domani, con il rialzo della produzione registrato
nelle ultime settimane. Alla base delle tensioni anche i timori
di una recrudescenza del coronavirus, già nei fatti stando ai
dati che giungono ormai da diversi Paesi del mondo e in Europa
da Francia e Germania.
L’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,52% a 19.845 punti,
allontanandosi dalla soglia dei 20mila riconquistata di recente,
tra scambi deboli, per 1,3 miliardi di euro di controvalore, ma
in progresso rispetto alla seduta precedente. In lieve aumento
lo spread a 138,5 punti, secondo la piattaforma Bloomberg. Pochi
i rialzi, limitati a Unipol (+1,05%), Atlantia (+1,03%) e Banco
Bpm (+0,86%), su ipotesi di nuove aggregazioni tra banche,
mentre Mps ha ceduto l’1,7%. Sotot pressione Amplifon (-2,63%),
Hera (-2,35%) e Diasorin (-2,27%), colpita da prese di beneficio
dopo la corsa della vigilia. Il calo del greggio ha mantenuto
sotto la parità Eni (-0,57%) e Saipem (-0,86%). Poco mossa
Unicredit (+0,31%), fiacca Intesa (-0,7%), deboli Tim (-0,7%),
Snam (-0,77%) Terna (-0,82%) ed Fca (-0,45%), in linea con i
titoli del settore, dopo la conferma del rating (Bbb (Low) da
parte di Dbrs, che ha indicato una prospettiva negativa. In
controtendenza la Roma (+4,14% a 36,6 centesimi), sempre molto
distante dagli 11,65 centesimi dell’Opa di Friedkin. (ANSA).
Fonte Ansa.it