Il doppio incontro è in programma a Milano per martedì, ma potrebbe essere anticipato. Prima Antonio Conte avrà un faccia a faccia con il presidente Steven Zhang, come chiede da tempo. Poi parlerà con la dirigenza nerazzurra al completo, da Javier Zanetti al suo fedelissimo Lele Oriali, fino ovviamente all’amministratore delegato Beppe Marotta. In ballo c’è la sua sua permanenenza sulla panchina dell’Inter. Ogni decisione sarà comunque presa entro venerdì, per non ritardare la preparazione della prossima stagione.
Il mercato
Dopo le polemiche dei mesi scorsi, e le dichiarazioni che suonano come un addio fatte da Conte a Colonia dopo la finale persa, l’allenatore farà le sue richieste al club. Anzitutto sul mercato: l’ex ct chiede una mezzala forte (anche fisicamente), un esterno sinistro di qualità e una punta di peso ed esperienza. Conte vorrebbe top player in ogni ruolo, ma la società (come tutte, soprattutto dopo il lockdown) deve fare i conti con i vincoli di bilancio. Preso Hakimi, presto i vertici interisti cominceranno a trattare sul serio i cartellini di Tonali e Kumbulla.
Il peso in società
Il secondo punto all’ordine del giorno è il peso che Conte vuole avere in società. Per se stesso sogna un ruolo da manager all’inglese, con voce in capitolo soprattutto sul mercato. Il direttore sportivo Piero Ausilio, che l’allenatore avrebbe voluto sostituire con l’amico Faggiano, è corteggiato dalla Roma e potrebbe lasciare Milano. Soprattutto se alla fine Conte dovesse restare a Milano. L’allenatore chiede di potere influire anche sulle strategie di comunicazione e più in generale sulla programmazione della stagione sportiva.
Il possibile divorzio
L’Inter ha già a libro paga Luciano Spalletti, esonerato lo scorso anno proprio per fare posto a Conte, che pesa a bilancio per 11 milioni fino al 30 giugno 2021. Mandare a casa l’ex ct, che guadagna 12 milioni netti, costerebbe all’Inter 48 milioni da qui al 2022. Decisamente troppi. L’esonero è quindi escluso. Se Conte riterrà che non ci siano le condizioni per andare avanti, dovrà dimettersi. O al massimo, ipotesi più probabile, club e allenatore dovranno trovare un accordo su una buonuscita non eccessivamente onerosa.
Allegri e gli altri
In caso di addio di Conte, la prima scelta per l’Inter è nettamente Massimiliano Allegri, che nel 2014 l’amministratore delegato nerazzurro Beppe Marotta già volle alla Juve, proprio per rimpiazzare Conte, che aveva lasciato la squadra in pieno ritiro denunciando un mercaro insufficiente. Al primo anno, Allegri vinse il campionato e arrivò in finale di Champions League. Nel caso per qualche ragione non si riuscisse a mettere a contratto il livornese, altri profili che l’Inter valuta con interesse sono De Zerbi e Mihajlovic.
Fonte www.repubblica.it