Slitta di qualche giorno, dal 25 fino al 28 agosto, il termine fissato dalla Lega di serie A per le offerte tassativamente vincolanti dei Fondi di investimento: l’assemblea della Lega, in un primo tempo fissata per il 2 settembre (l’1 ci sono i calendari), si terrà quindi solo il 9 settembre. Sono stati i club che hanno voluto dare più tempo ai Fondi per fare la loro offerta: in questo modo per poco più di una settimana i club potranno studiare le proposte con gli advisor finanziari e legali. La Lega Serie A analizzerà solo le offerte ‘binding’, “senza prendere in considerazione proposte che non siano tassativamente vincolanti”. Al vaglio ci dovrebbero quindi essere le offerte di Wanda e Mediapro, in linea con il progetto di De Laurentiis, oltre all’offerta della grande cordata con alcuni dei principali operatori di private equity internazionali che vogliono conquistare una quota di minoranza nella Media company dei diritti tv della Serie A di calcio. Nel piano ad ampio raggio dei tre Fondi di investimento, Cvc, Advent e Fsi, pronti a fare un’offerta in cordata alla Lega per entrare con una quota di minoranza, il 10-15%, non sono previsti solo diritti tv e commerciali, ma anche sviluppo degli stadi. Intanto, il neopromosso Spezia giocherà per alcuni mesi a Cesena: lo stadio ligure infatti ha bisogno di alcuni lavori per adeguarsi agli standard della serie A. Non si sa ancora quando lo Spezia potrò tornare sul suo campo, dipende dall’inizio del lavori. Nessun problema invece per le altre due neopromosse, Crotone e Benevento. Il campionato avrà inizio il 19 settembre: non c’è nessuna volontà di rinviare la partenza, i casi di calciatori positivi sinora sono abbastanza contenuti e non preoccupano assolutamente né la Figc né la Lega. “La situazione è gestibile”, spiega Umberto Calcagno che dopo le dimissioni di Tommasi è al vertice del sindacato calciatori (Aic), il primo che andrà alle urne, verso ottobre-novembre
Dilettanti, ok con le iscrizioni. Ma c’è lo scandalo Calcio a 5…
Si temeva la perdita del 30 per cento delle società, ma il sistema ha retto: la Lega Nazionale Dilettanti, guidata da Cosimo Sibilia, non ha avuto cali sensibili di iscrizioni ai campionati principali. Regioni come la Lombardia hanno retto benissimo. Il protocollo sanitario chiede uno sforzo straordinario, forse solo nei settori giovanili ci potrebbero essere problemi. Il governo ha fatto la sua parte aiutando i club dal punto di vista economico e normativo, così come Gravina è stato abile nel gestire una situazione emergenziale. Ma la Lega Dilettanti adesso si trova alle prese con il caso della divisione calcio a 5. Uno scandalo. Il presidente Andrea Montemurro è stato condannato (pena aumentata in appello) e si è dimesso: ora la divisione calcio a 5 è stata affidata al vicepresidente vicario Gabriele Maria Di Gionvito. Ma forse sarebbe stato meglio, visto quello che sta emergendo, che venisse scelto un commissario “forte”, anche perché si potrà andare ad elezioni solo il prossimo anno. Sibilia ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma ora dovrà indagare sulla gestione Montemurro, sulle fatture, sulla esposizione finanziaria, sulle partite Iva, eccetera. Fra Gravina e Sibilia, forse in vista delle elezioni, non c’è stata grande sintonia nel gestire il caso del calcetto.
Fonte www.repubblica.it