Una tecnologia che usa l’intelligenza artificiale e un sistema di sensori per predire l’obbiettivo prescelto sul touchscreen senza doverlo toccare fisicamente. E’ l’ultima frontiera attraversata da Jaguar Land Rover per contrastare la trasmissione di batteri nell’epoca (che ricorderemo tutti) del Covid-19. Il dispositivo “Predictive Touch”, sviluppato con gli ingegneri dell’Università di Cambridge, avrà il suo posto anche nel futuro quando sarà tornata una fase di normalità generale, perché è anche la sicurezza alla guida a trarne vantaggi. La superficie stradale spesso sconnessa provoca delle vibrazioni che ci fanno essere imprecisi e quindi più lenti nel selezionare un comando sullo schermo. Significa quindi dover togliere gli occhi dalla strada in maniera più prolungata. Il dispositivo brevettato da Jaguar Land Rover invece, tramite l’intelligenza artificiale determina quale sia la selezione voluta fin dall’inizio del puntamento, velocizzando l’operazione.
“Un rilevatore di gestualità usa sensori di controllo visivo o a radiofrequenza, sempre più comuni nell’elettronica di consumo, per combinare le informazioni contestuali – come il profilo di chi sta usando il sistema, il tipo di interfaccia e le condizioni ambientali – con dati rilevati da altri sensori che, ad esempio, possono tracciare lo sguardo dell’utilizzatore per anticiparne in tempo reale le intenzioni”, spiegano i tecnici del colosso britannico.
“In concomitanza con l’allentamento del lockdown nei vari Paesi, notiamo come molte transazioni quotidiane vengano svolte tramite touchscreen, dall’emissione di ogni tipo di biglietti agli acquisti nei supermarket, alle applicazioni industriali e di produzione”, aggiunge Lee Skrypchuk, Human Machine Interface Technical Specialist di Jaguar Land Rover. “La tecnologia Predictive Touch elimina la necessità di toccare il display e potrebbe limitare il rischio di trasmissione dei virus sulle superfici. Il sistema rende anche più sicuri i veicoli, riducendo il carico cognitivo richiesto al guidatore e favorendone la concentrazione sulla strada.”
Fonte www.repubblica.it