La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, difende insegnanti e personale della scuola. “Io temo che ci sia ancora una volta il tentativo di screditare il nostro personale scolastico, che non è solo costituito dai docenti ma anche anche dai dirigenti scolastici e dal personale Ata”, ha detto la titolare del Miur al Tg3.
“Anche per gli esami di Stato dicevano che non avremmo trovato i commissari e che sarebbero andati tutti in malattia – ha sottolineato – ma questo non è accaduto perché il nostro personale scolastico è costituito da persone molte serie e in gamba che hanno dato anche l’esempio durante il periodo del lockdown”.
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“Stamani con le Regioni, abbiamo condiviso un documento importante, quello dell’Istituto superiore di sanità in cui c’è una parte dedicata ai lavoratori fragili. È chiaro che se ci fossero lavoratori a rischio, nostro compito sarebbe di garantirli il più possibile”.
“A inizio anno scolastico si parla sempre di caos e babele. Le Regioni hanno potuto scegliere, ed è competenza loro, quando far cominciare l’anno scolastico e nella maggior parte dei casi 17 Regioni hanno deciso di ricominciare il 14 settembre – ha continuato Azzolina – Per noi è priorità assoluta riportare gli studenti in classe e per fare questo il governo ha fatto un’operazione molto complessa, che dura da settimane: i banchi sono una parte, ma poi c’è l’assunzione del personale docente e Ata e io ieri ho firmato per la seconda tranche. Porteremo circa 70 mila unità di personale scolastico in più e ci tengo a ricordare che solo l’Italia sta mettendo del personale in più, eccetto la Spagna dove assumeranno 30mila insegnanti. E poi ci sono tutti i lavori di edilizia leggera” ha concluso.
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Sull’affermazione di Salvini che ha parlato di presentare una mozione di sfiducia sulla ministra, Azzolina ha detto: “Se la mozione di sfiducia di Salvini è legata al plexiglass di cui parla da 4 mesi, voglio rassicurarlo perché non è scritto in nessun documento”. “Capisco che si faccia campagna elettorale – ha detto la ministra -, ma la scuola dovrebbe restare fuori perché così si spaventano le famiglie e gli studenti. Le famiglie vanno rassicurate”.
“E invece – ha proseguito – la partita della riapertura della scuola dovrebbe coinvolgere tutti, maggioranza e opposizione, perché ne va del futuro del paese e dei nostri studenti”. Inoltre, a proposito delle sue responsabilità, ha sostenuto che “la riapertura delle scuole è una partita molto bella e complessa che riguarda tutto il governo. Ciascun ministro – ha concluso – ha le sue competenze e le sue responsabilità”.
Fonte www.repubblica.it