La nazionale torna a lavorare insieme dopo mesi per preparare il ritorno in campo per la Nations League, in cui affronterà Bosnia (a Firenze) e Olanda (ad Amsterdam). Per il ct Roberto Mancini l’occasione di chiarire molti punti rimasti in sospeso. “Il mio obiettivo è quello di fare bene agli Europei e fare bene al Mondiale, sarebbe un dispiacere lasciare la Nazionale a qualcun altro. Nessun club mi ha cercato, abbiamo iniziato questo lavoro due anni fa in un momento difficile e nonostante tutto siamo riusciti a fare bene e vogliamo migliorarlo”, giura il ct azzurro. Sorpreso poi dalla questione Lippi e sulle voci di un suo possibile ritorno nei quadri federali: “Non sapevo niente di Lippi, come avete già raccontato voi, ma ha già spiegato tutto il presidente Gravina. Non la ritengo una cosa così importante, non è cambiato niente. L’ho letto dai giornali, il presidente me ne ha poi parlato e la cosa è finita lì”.
Dei 35 azzurri sottoposti a test anti Covid 19, nemmeno un positivo: unico assente Tonali, rimasto a Brescia. “Si parte con ancora più carica perché non giocando da tanto c’è ancora più voglia. Adesso la Nations League che è molto importante per il ranking e vogliamo andare in finale. Sono molto contento di essere tornato qui, nelle ultime ore abbiamo fatto i test e sono risultati tutti negativi. Siamo felici e pronti a lavorare. E’ una situazione più difficile rispetto al solito. Dobbiamo controllare la condizione fisica. I giocatori dell’Inter hanno finito una settimana. Dovremo tenere conto dei test fisici ma i giocatori bravi, anche se non al massimo, la loro parte la faranno sempre. Dobbiamo ricominciare bene perché contro la Bosnia non sarà una partita facile, e poi valuteremo per quella di Amsterdam. Sono stati mesi difficili. Ma la squadra, che può ancora migliorare, ha già la sua base di gioco. Certo ci manca Verratti e di Jorginho non conosciamo la condizione”.
Per la nazionale sarà la prima volta in uno stadio vuoto, causa misure contro il coronavirus: “Il calcio oggi ha bisogno prima di tutto del pubblico. Questo sport è fatto per la gente e spero si possa tornare al più presto possibile alla normalità. Convocazioni allargate? Perché non conosciamo le condizioni dei ragazzi e per valutare alcuni giocatori in vista degli impegni di ottobre e novembre”.Fonte www.repubblica.it