ROMA – Ora, oltre ai criteri, c’è un calendario per la consegna dei banchi. In una lettera scritta dal commissario per la ripartenza delle scuole in sicurezza direttamente ai presidi, senza intermediazione della ministra, Domenico Arcuri spiega la ragione delle scelte e illustra le prossime consegne. “Il 28 agosto è iniziata la distribuzione alle scuole italiane di oltre due milioni e quattrocentomila banchi in 17.863 plessi scolastici e si concluderà entro la fine di ottobre”, scrive. La distribuzione dei banchi è stata avviata partendo da alcuni luoghi simbolici, “particolarmente colpiti nel corso della prima fase della pandemia”: Codogno, Alzano, Nembro, quindi Bergamo, Brescia, Piacenza e Treviso. Ancora, la provincia di Bolzano, dove la riapertura delle scuole è stata anticipata al 7 settembre e “l’intero fabbisogno sarà soddisfatto entro il giorno prima”.
Sulla base di quattro criteri di priorità, nel mese di settembre “sarà soddisfatto tutto il fabbisogno delle scuole primarie dell’intero territorio nazionale” (tranne una quota destinata alle regioni che hanno fatto una richiesta significativamente maggiore, cioè Lazio, Campania e Sicilia) “e degli istituti comprensivi di tutte le regioni, con eccezione di quelle che avvieranno l’anno scolastico nela seconda metà di settembre” (sono Puglia, Calabria e Sardegna). Sempre nel corso di settembre sono state avviate le consegne nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, a partire dalle aree più colpite dal Covid.
Nella prima parte di Ottobre saranno soddisfatte le richieste residue di banchi nelle elementari e sarà completata la distribuzione di banchi e sedute innovative in tutte le scuole superiori, “con alcune eccezioni, concentrate soprattutto nelle regioni che hanno formulato le maggiori richieste”. Nel Lazio, in Campania e in Sicilia, dove si è arrivati a una domanda di arredi fino a otto volte le media, “la consegna si concluderà nella seconda parte del mese di Ottobre”.
Si continueranno a distribuire 11 milioni di mascherine chirurgiche al giorno, “per la totalità degli studenti e del personale docente e non docente”, e 170.000 litri di gel igienizzante per settimana. Arcuri vuole sottolineare: “Questa misura di prevenzione applicata in Italia non ha eguali in altri Paesi”. Infine, “con qualche flessibilità oraria”, porteremo a termine un processo “mai realizzato prima in un arco temporale così ristretto e in una dimensione così rilevante”.
Fonte www.repubblica.it